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5 modi per dire NO

dire no cittadelmonte [1]

Rifiutare di fare qualcosa che ci viene richiesto risulta molto difficile per alcune persone, che finiscono per accollarsi più impegni e responsabilità di quanti effettivamente ne vogliano e possano gestire. Eppure, tutelare i propri spazi assertivamente –non aggressivamente- è uno dei segreti della serenità. Vediamo alcuni esempi di “assertivi no” da cui poter trarre ispirazione:

1.       Se il tuo capo ti consegna l’ennesimo compito da svolgere, mentre la tua lista di “cose da fare” è già bella piena, offrigli una scelta. Chiedigli qual è per lui la priorità, perché, ovviamente, non hai il dono dell’ubiquità. Questo gli permetterà di ricordarsi che ti ha già sovraccaricato e gli dimostrerà che hai premura di svolgere tutto al meglio.

2.       Quando qualcuno ti chiede di fare qualcosa, invece di accettare passivamente, puoi chiedere il perché della richiesta. Questa sana abitudine potrebbe aiutare maggiormente la persona, mettendo a nudo il suo reale problema di fondo (mancanza di coraggio, ad esempio) e renderà te più libero.

3.       Se qualcuno viene da te con una richiesta urgente, ma non hai tempo a causa dei tuoi personali impegni, non sminuire le tue priorità per le sue, ma digli, ad esempio: “Si, ma non potrò farlo prima di lunedì”. Starà alla persona accettare o meno il tipo di aiuto che puoi offrirle.

4.       Se qualcuno critica il modo in cui approcci ad un progetto comune, potresti “ingaggiarlo”: se lui è convinto di fare meglio, invece di accettare passivamente la sfida che ti ha lanciato, proponigli di occuparsene personalmente. Così sarai più libero e avrai trasformato un nemico in un alleato.

5.       Se qualcuno ti chiede spesso di fare una certa cosa al suo posto, perché non sa farlo, puoi insegnarglielo. Questo renderà l’altro più autonomo e tu avrai offerto un aiuto più valido, oltre ad aver liberato un po’ di tempo per te.

Infine, dire no non è una colpa. Tutelare la propria salute psicofisica è un diritto di tutti, anche il tuo.