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Arte e musica per salvare il Museo Filangieri

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Un’asta e due concerti per recuperare il Museo Civico Gaetano Filangieri, donato da Gaetano Filangieri Junior, nipote dell’omonimo filosofo e giurista napoletano che fu al servizio di Ferdinando IV di Borbone, centoventicinque anni or sono alla città di Napoli, chiuso nel 1999 e riaperto lo scorso aprile. E’ quanto ha in programma per il mese di novembre la fondazione Salviamo il Museo Filangieri Onlus, nata per dare visibilità al Museo e trovare risorse. Il Museo ospiterà fino al 16 novembre una galleria di opere di arte contemporanea che saranno vendute all’asta proprio il 16 alle ore 18. Gli artisti doneranno direttamente l’opera al compratore poiché il ricavato andrà interamente alla fondazione che intende adeguare i sistemi di sicurezza della struttura in modo da poter restituire alla città anche le sale al momento chiuse al pubblico. Le opere saranno visibili negli orari di apertura del Museo, normalmente dal martedì al sabato, dalle 9 alle 13.30, e saranno esposte fino alle 17 del 16 novembre. Venerdì 8, ore 18, è in programma l’evento inaugurale della mostra,  un concerto al pianoforte del maestro Valeria Ferrara che celebra i centoventicinque anni del Museo Civico con musiche di Mozart, Bach, Chopin e Verdi mentre il 25, alle 18.30, il maestro Francesco Nicolosi, reduce dal grande successo estivo di pubblico e critica a Ravello, interpreterà musiche di Liszt e Thalberg su originali di Verdi e Wagner, accompagnato da Mariano Rigillo che reciterà brani di Gabriele D’Annunzio.
L’associazione, presieduta da Maria Piera Leonetti e diretta da suo fratello Gianpaolo, intende tenere in vita il prezioso Museo, costruito dal mercante Angelo Como nella seconda metà del Quattrocento e divenuto una struttura museale nel 1888, quando Gaetano Filangieri Junior vi riunì la collezione d’arte appartenente alla famiglia e una biblioteca in parte distrutta dai nazisti nel rogo del 1943, sottolineando la necessità morale, sociale e culturale di mantenere una struttura simile. Attualmente della fondazione fanno parte venti soci. L’obiettivo è quello di arrivare a cinquecento cittadini che diano al Museo energie e idee.
Il Museo, nato in un periodo d’oro della storia napoletana, negli anni Ottanta dell’Ottocento venne fondato il circolo artistico a Piazza Trieste e Trento, è stato di recente al centro di una storia di cattiva amministrazione di fondi europei . Dei cento milioni di euro stanziati dalla Comunità europea per recuperare il centro storico solo cinquanta mila erano destinati al  Museo nel 2012 sebbene attualmente l’assessore alla cultura Nino Daniele stia lavorando in tal senso.
«Abbiamo il dovere di tenere in vita il Museo che ha un nome conosciuto in tutto il mondo» spiega Maria Piera Leonetti riferendosi a Gaetano Filangieri Senior (1753-1758), illuminista deceduto a soli trentacinque anni , in contatto epistolare con il filosofo Goethe e con Benjamin Franklin che ispirato dal suo pensiero circa il diritto dell’uomo di aspirare alla felicità, alla libertà, inserì tale concetto nella Costituzione degli Stati Uniti d’America. In La Scienza della legislazione, opera in nove tomi, Filangieri afferma che il legislatore deve essere attento alla felicità dei cittadini poiché un cittadino che crede nel suo futuro partecipa alla vita civica ed è un valore per la comunità tutta. Suo nipote Gaetano dopo aver molto viaggiato, decise di ristrutturare Palazzo Como rendendolo un gioiello di contenuti e concetti, riprendendo in parte il discorso del nonno. Idee belle allora come oggi, radicate nel tessuto più profondo della città, devono essere difese dalla città stessa.