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Covid 19, una messa per i camici bianchi in piazza Plebiscito

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La basilica papale e reale di san Francesco di Paola in piazza Plebiscito – sede dell’Associazione Marin Mersenne – è stata scelta dal cardinale arcivescovo di Napoli, sua eminenza il cardinale Crescenzio Sepe, quale luogo emblematico per un ringraziamento pubblico a quelli che abbiamo denominato gli “eroi” dell’epoca della pandemia. Accogliendo la proposta del rettore della basilica, padre Mario Savarese, dell’Ordine dei Minimi fondato dal Santo di Paola, il prossimo 1 luglio il cardinale presiederà l’Eucaristia (alla lettera, eucaristia significa appunto rendimento di grazie), per ricordare che dalle situazioni tragiche si può uscire se Dio, nella sua Provvidenza, lo vuole e se gli uomini, aderendo alla chiamata di Dio, si adoperano per il bene comune. La crisi da covid-19 ha falcidiato tante vite umane, tante ne ha debilitate con la malattia e i suoi effetti, che verificheremo sui tempi lunghi. Quasi cinquemila i contagiati soltanto in Campania e, tra i 34657 deceduti alla data del 22 giugno, ben 431 sono stati i morti locali. Un prezzo altissimo pagato dalla nostra regione, che comunque ha dato prova di grande preparazione (particolarmente tra i medici, gli operatori sanitari ai vari livelli, ma anche tra sacerdoti e gli operatori pastorali), di abnegazione verso i più deboli e disagiati e, soprattutto, di generosità e fratellanza. Si ricorderanno a lungo i gesti creativi, le azioni di prossimità verso i più deboli e coloro che sono gli ultimi tra gli ultimi, le mense di solidarietà. Nella stagione della lenta, seppur cauta, ripresa la Chiesa chiama all’appello esperti di finanza, economia e lavoro, per gestire gli esiti nefasti della pandemia, sul piano dell’impresa, del lavoro, del sostegno alle piccole e grandi imprese. Non bisogna lasciare alcuno spazio alla piovra della corruzione e della camorra, che certamente è vigile per occupare spazi che la solidarietà non riuscisse a occupare. «Mentre ringraziamo Dio e coloro che si sono adoperati per il bene comune», ha dichiarato Mara Romano, presidente della Associazione Marin Mersenne, «non possiamo, come Associazione del terzo Settore, che farci ideatori di nuove azioni di prossimità alla gente». E padre Mario Savarese, rettore della basilica di piazza Plebiscito, aggiunge, riprendendo una frase di papa Francesco: «il santo di Paola non ebbe alcuna remora o soggezione a invitare i sovrani e i nobili dell’epoca al buon governo, perché i poveri fossero tutelati e difesi dalle angherie e soprusi. Lo stesso re di Napoli, Ferrante d’Aragona, fu da lui aspramente rimproverato per il malgoverno, esortandolo a desistere dalle guerre e promuovere la pace. Il sovrano tentò di corromperlo offrendogli una cospicua somma di denaro. Egli opponendosi con risoluta fermezza spezzò una di quelle monete d’argento, dalla quale, improvvisamente sgorgarono gocce di sangue». L’appuntamento, con le consuete regole di cautela per i luoghi di culto, è il per il giorno 1 luglio 2020, alle ore 19.00.