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Dal grano alla pasta, tra grande impresa, economia e tradizioni del Sud

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L’arte della pasta: l’economia nazionale rilancia il comparto alimentare con la tradizione della pasta. Un nuovo accordo, per la prima volta triennale e non stagionale, tra il Gruppo Barilla di Parma e gli agricoltori del Sudper nuovi contratti di coltivazione del grano duro. Accordo importante, presentato il 21 febbraio presso lo stabilimento Barilla di Marcianise, in cui l’Italia difende le proprie tradizioni agricole del grano duro, con un progetto finalizzato a coinvolgere 5000 aziende agricole nazionali, tra le quali anche le campane.

L’accordo – Al centro c’è il contratto di filiera Aureo 100% italiano, il grano duro top quality utilizzato per la produzione della pasta Voiello. Prevede una maggiore remuneratività per le imprese agricole del territorio, grazie a un prezzo d’acquisto fissato a 308 Euro per il grano duro Aureo, oltre alla possibilità di accedere ai finanziamenti del MIPAAF per un importo stanziato fino a 100 euro ad ettaro. Grazie all’accordo è previsto un sensibile aumento dei volumi acquistati da Barilla dalle imprese agricole del Sud: 210 mila tonnellate nei prossimi tre anni tra grano duro Aureo (130.000 tonnellate) e Svevo (80 mila tonnellate), per un investimento totale di circa 62 milioni di Euro. Un accordo per una pasta sempre più buona e rispettosa dell’ambiente, in linea con la mission aziendale ‘Good for You, Good for the Planet’.

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Filiera Aureo – Possiede un’altissima qualità pastificatoria, garantendo l’eccellenza di parametri tecnologici come contenuto proteico, pari al 15,5% , e forza del glutine. Questa tipologia di grano viene utilizzata per produrre la celebre pasta Voiello, simbolo gastronomico di una regione intera, con una storia ultracentenaria alle spalle, considerata come una delle eccellenze dell’arte pastaria italiana. Ha anche un altissimo valore sociale e ambientale. Coltivato in Italia, senza l’ausilio dell’irrigazione, consente di sostituire il grano di importazione dall’Arizona, con un risparmio annuo di ben 20 milioni di m3 di acqua e una forte riduzione delle emissioni di CO2 pari a -3.500 tonnellate. Proprio grazie all’Aureo, la Campania è la regione dove i contratti di coltivazione del grano duro hanno avuto lo sviluppo più significativo.

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I numeri utili della produzione - Più di 60.000 tonnellate di grano duro, di cui 33.000 tonnellate di grano Aureo (+30% rispetto al 2016) e 30.000 tonnellate di Svevo. In Campania, grazie a questi accordi di filiera, nati circa 8 anni fa, c’è stata una crescita esponenziale dei terreni coltivati a grano duro,  che sono passati da poche centinaia di ettari ai quasi 5.000 ettari di oggi. Con grandi benefici economici per gli agricoltori locali: se prima dell’avvento dei contratti di coltivazione il prezzo di acquisto del grano duro ha toccato anche i 150 euro a tonnellata, oggi parliamo di circa 270 euro come prezzo minimo garantito all’agricoltore. Un fortissimo rilancio per tutta l’economia locale della Campania.

Il Gruppo Barilla – Nato a Parma 140 anni fa da una bottega che produceva pane e pasta,  è oggi tra i primi gruppi alimentari italiani, leader mondiale nel mercato della pasta, dei sughi pronti in Europa continentale, dei prodotti da forno in Italia e dei pani croccanti nei Paesi scandinavi. Possiede 28 siti produttivi (14 in Italia e 14 all’estero) ed esporta in più di 100 Paesi. Dagli stabilimenti escono ogni anno circa 1.700.000 tonnellate di prodotti alimentari, che vengono consumati sulle tavole di tutto il mondo, con i marchi: Barilla, Mulino Bianco, Harrys, Pavesi, Wasa, Filiz, Yemina e Vesta, Misko, Voiello, Academia Barilla.

Lo stabilimento campano  – Rappresenta il polo mondiale della produzione di paste di semola speciali e della Pasta Voiello. Il sito, costruito nel 1968 e divenuto cinque anni dopo proprietà della Barilla, conta una superficie totale di 87.500 mq, 10 linee produttive e 140 dipendenti. Qui, nel 2016, sono state prodotte ben 95.000 tonnellate di pasta, a marchio Barilla, Voiello e Academia Barilla. Un sito all’avanguardia per quanto concerne lo sviluppo della strategia aziendale del Gruppo Barilla Good for You, Good for the Planet. Negli ultimi 5 anni, nello stabilimento si è registrata infatti una riduzione dei consumi di acqua per oltre il 30%, mentre dal 2013 ad oggi c’è stata una diminuzione del 20% delle emissioni di CO2 e, allo stesso tempo, un aumento delle percentuale del riciclo dei rifiuti (+6%).

Good for You, Good for the Planet – Buono per te, buono per il pianeta  è il concetto con cui Barilla conduce all’estrema sintesi le parole del fondatore, facendole al tempo stesso evolvere in una direzione di massimo respiro, dove la soddisfazione dell’individuo va a coincidere con quella della collettività. Un messaggio che va oltre gli aspetti squisitamente alimentari. Ai requisiti di genuinità e qualità, viene accostato  il senso di responsabilità verso chi dovrà crescere, con felicità e salute, su questo nostro pianeta. Un principio guida -etico, ma anche industriale della Barilla di oggi e dei prossimi decenni.

Le dichiarazioniLuca Virginio, Responsabile della Comunicazione e delle Relazioni Esterne del Gruppo Barilla: <<Questo accordo dimostra che c’è un modo virtuoso di sostenere l’agricoltura nazionale della filiera grano-pasta. Attraverso questi contratti di coltivazione riusciremo finalmente ad aumentare la produzione di grano duro italiano di qualità e a remunerare adeguatamente gli agricoltori, che potranno anche programmare al meglio lo sviluppo di mezzi e di risorse. Allo stesso tempo avremo una riduzione dell’impatto ambientale grazie alla crescita del progetto grano duro sostenibile, in linea con la nostra mission Buono Per Te, Buono Per Il Pianeta>>.

 

Luigi Ganezzoli, Direttore Acquisti Gruppo Barilla – <<La Campania è la Regione in cui i contratti di coltivazione del grano duro hanno avuto lo sviluppo più significativo: nel nuovo accordo i volumi di acquisto del grano Aureo da parte di Barilla sono infatti aumentati del +30% (33.000 tonnellate) rispetto al 2016. La durata triennale dei contratti permette poi alle aziende di programmare e crescere >>.

Francesco D’Amore, titolare di un’azienda di Frignano – <<Questi accordi di filiera sono la strada giusta da percorrere perché garantiscono all’agricoltore una maggiore remuneratività e a Barilla di ricevere un grano di qualità e sostenibile. Questi accordi ci consentono anche di investire e di guardare al futuro con maggiore fiducia e anche l’ambiente ne trae i suoi vantaggi >>.