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Giubileo del beato Nunzio Sulprizio

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A duecento anni dalla nascita del beato Nunzio Sulprizio (13 aprile 1817-2017), Papa Francesco concede alla parrocchia di San Domenico Soriano, in Napoli alla piazza Dante, il Giubileo del beato Nunzio Sulprizio.

Il Giubileo – Un giubileo speciale, con inizio il 5 maggio 2017 e durata di una anno. Solenne cerimonia eucaristica nel giorno dell’apertura del Giubileo Speciale, presieduta dal’arcivescovo di Napoli, Crescenzio Sepe, con apertura della porta Santa e speciale benedizione papale. Nel corso dell’anno, ai fedeli che visiteranno la parrocchia di San Domenico Soriano il giorno 5 di ogni mese è concessa l’indulgenza plenaria. Inoltre, il postulatore e parroco della chiesa, custode di tutte le reliquie del Beato, ha donato alla parrocchia la camera da letto e molti degli effetti personali del beato con le relative autentiche.

L’annuncio del Giubileo – <<Carissimi figli di Dio della nostra parrocchia di San Domenico Soriano sia lodato Gesù Cristo! La Provvidenza di Dio ha voluto donare alla nostra comunità ed alla Chiesa intera il Beato Nunzio Sulprizio.  Questo giovane beato  nato il 13 aprile 1817 ha avuto nel cuore due grandi amori: ” Gesù e la Madonna”. La preghiera era il suo sollievo, l’amore per il prossimo la sua grande missione. Da molti anni Egli veglia sulla nostra gente, ci protegge, prega per noi…a molti concede grazie a tutti ottiene la benedizione di Dio e ci spinge tutti ad una profonda conversione per divenire anche noi santi come Dio è Santo. Sono tanti i fedeli che attratti da lui entrano ogni giorno nella nostra Chiesa parrocchiale. Egli  è per noi un esempio da imitare…è proprio: “O santariell nuost…” Perciò vi annuncio con grande onore e altrettanta  gioia che in occasione del duecentesimo  anniversario della nascita del Beato Nunzio, per mia richiesta, ma soprattutto grazie alla premura e al sostegno del Cardinale Arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe, il Santo Padre Francesco per mezzo della sua Cancelleria ha concesso alla nostra Parrocchia uno SPECIALE GIUBILEO che inizierà il prossimo 5 maggio 2017 e si concluderà il 5 maggio 2018. In questo anno ai fedeli che visiteranno la parrocchia di San Domenico Soriano il giorno 5 di ogni mese è concessa l’ indulgenza plenaria. Il giorno 5 maggio 2017 il cardinale Arcivescovo aprirà la porta Santa della nostra parrocchia e impartirà ai presenti la speciale benedizione papale, dando così inizio al GIUBILEO DEL BEATO NUNZIO SULPRIZIO. Pertanto oggi 5 marzo 2017 ho la gioia di donare alla comunità come postulatore e dunque custode di tutte le reliquie del Beato la sua camera il suo letto e molti dei suoi effetti personali con le relative autentiche…Sia lodato Gesù Cristo – Il parroco e postulatore della causa Sac. Antonio Salvatore Paone>>.

Biografia del beato – Nunzio nacque il 13 aprile 1817 a Pescosansonesco, in provincia di Pescara. Dopo la morte dei genitori, lo prese con sé la nonna materna ma, venuta a mancare anche lei, ad appena nove anni entrò come garzone nell’officina dello zio Domenico Luciani, fabbro ferraio, sottoponendosi ad un lavoro superiore alle sue forze. Si ammalò alla tibia del piede sinistro e fu ricoverato per tre mesi in ospedale all’Aquila. Tornato per altri sei anni in officina, nel 1832 si trasferì a Napoli su richiesta di un altro zio, Francesco Sulprizio e lì, per interessamento di un colonnello, Felice Wochinger, che prese a volergli bene come ad un figlio, fu assistito prima nell’ospedale degli Incurabili, poi nel Maschio Angioino trasformato in caserma, mentre il male avanzava inesorabilmente, tanto che i medici pensavano di amputargli la gamba; vi rinunciarono però data l’estrema debolezza del giovane, che si spense il 5 maggio 1836, a soli 19 anni. Preciso in tutto, Nunzio si era prefisso un regolamento di vita che osservò fedelmente, cercando di evitare anche i minimi difetti, impegnandosi nel lavoro nonostante la sofferenza che gli costava. Leone XIII, nell’emettere il decreto sulla eroicità delle virtù lo propose a modello della gioventù operaia.

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Il culto – Molto devoto alla Madonna, la sua fama si era diffusa grazie all’esemplare sopportazione della malattia. Presso la fonte di Riparossa fu eretto un Santuario per la conservazione delle reliquie del giovane e la Chiesa lo dichiarò prima venerabile nel 1859 [3], sotto papa Pio IX [4], e poi beato [5] nel 1963 [6], durate il pontificato di Paolo VI [7]e mentre si svolgeva il Concilio Ecumenico Vaticano II. Il processo di beatificazione fu portato avanti da monsignore Aurelio Marena, vescovo di Ruvo [8] e Bitonto [9]. Il beato Nunzio Sulprizio viene considerato il protettore degli invalidi e delle vittime del lavoro ed oggi il suo Santuario a Pescosansonesco è meta di numerosi pellegrinaggi. Le sue spoglie sono conservate nella chiesa di San Domenico Soriano in Piazza Dante a Napoli e in parte presso il santuario di Pescosansonesco. Proprio lì la leggenda vuole che durante un terremoto, la teca si fosse spostata da dove era stata posta, infatti nel luogo iniziale un grosso macigno era caduto. E presso il suddetto Santuario, in un’ala, vi è una parete piena di stampelle, appartenute a ragazzi entrati con esse e usciti senza.

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La chiesa di San Domenico Soriano – È una delle chiese monumentali di Napoli. ll tempio e l’annesso convento furono eretti grazie a un donativo fatto al domenicano Tommaso Vesti da Sara Ruffo di Mesurica, la nobildonna che lo riscattò dai Turchi. Con i fondi realizzati, i padri calabresi acquistarono la chiesetta di Santa Maria della Salute, eretta nel 1587. Nel 1619 vi fu un rimaneggiamento della chiesa, grazie all’intervento di fra’ Giuseppe Nuvolo. Il monastero, costruito tra il 1673 ed il 1685, su progetto di Bonavenutra Presti, Giuseppe Caracciolo e Francesco Antonio Picchiatti, non ebbe vita lunga e subì numerosi rimaneggiamenti sia esterni che interni, cambiando spesso destinazione d’uso. L’intero complesso finì per essere utilizzato come caserma fino al 1850. La chiesa è oggi visitabile e aperta al pubblico, mentre il monastero ed i locali del chiostro ospitano invece alcuni uffici del comune di Napoli.

Le parole di Papa Paolo VI ai tempi del Concilio Ecumenico Vaticano II – <<Giovane ed operaio, ecco il binomio che sembra definire il nuovo beato… e l’elogio del nuovo Beato potrebbe fermarsi qui; ed avrebbe titoli indiscutibili e stupendi per essere ascoltato da voi giovani, da voi operai. Nunzio Sulprizio dirà a voi, giovani, come la vostra età è stata da lui illuminata e santificata; ed egli è una gloria vostra. Egli vi dirà come la gioventù, non dev’essere considerata l’età delle libere passioni, delle inevitabili cadute, delle crisi invincibili, dei pessimismi decadenti, degli egoismi ammirabili; egli vi dirà piuttosto, come l’essere giovani è una grazia, è una fortuna… Ed a voi, lavoratori, questo povero e sofferente vostro collega porta un messaggio… dice come la chiesa pensi a voi, come abbia di voi stima e fiducia… come il peso stesso della vostra fatica è titolo per la vostra promozione sociale, e per la vostra grandezza morale… Il giovane Sulprizio è il beato della nostra età, invitò tutti a fare amicizia con questo caro beato e pensare umilmente come dobbiamo avvicinare la sua celeste conversazione e come possiamo seguire anche noi il suo terrestre itinerario>>.