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I cantieri del corpo, Gyrotonic e Gyrokinesis


Stagione 2012 inaugurata per I cantieri del corpo, l’associazione culturale che dal 1996 si occupa della cura del fisico e della mente, in via Bausan 42. Un antico palazzo, stanze ampie e luminose, atmosfera serena e cordiale. Questo è ciò che lo spazio offre ai propri soci, che qui dai tredici agli ottant’anni possono dedicarsi ad una vasta e diversificata serie di attività. Dai corsi di yoga e di danza contemporanea, dalla pre-danza alla meditazione creativa, dai seminari periodici di costellazioni familiari e massaggi shiatsu, al bilanciamento cranio-sacrale e consultorio psicologico. Ma I cantieri del corpo offrono soprattutto la possibilità di sperimentare la Gyrotonic e la Gyrokinesis, le due discipline nate circa trent’anni fa dall’esperienza del ballerino rumeno, di origine ungherese, Julius Horvath. Il danzatore, oggi settantenne, in seguito ad un serio problema diagnosticatogli al tendine d’Achille, decise di intraprendere un’auto-fisioterapia, sfruttando le proprie competenze di ballerino esperto anche di yoga, nuoto e tai chi. Horvath vide che attraverso l’esercizio di movimenti specifici, riacquistava la propria forma fisica molto più rapidamente di quanto i medici avessero previsto. Nacquero così la Gyrotonic e la Gyrokinesis, la prima praticata grazie all’utilizzo di macchinari ideati dallo stesso ballerino, la seconda improntata sugli esercizi a corpo libero. «Noi lavoriamo principalmente sull’allungamento della colonna vertebrale e sulle ossa» spiega Simone, uno dei personal trainer dell’associazione. Le due discipline sono infatti adatte a soggetti affetti da patologie quali ernie sacrali, scoliosi, giovani e anziani che vogliono tenersi in forma ma soprattutto ballerini professionisti. Erano danzatrici tre delle quattro fondatrici de “I cantieri del corpo”, Antonella Mungo, Paola De Crescenzo, Marianna Troise, che insegnano Gyrotonic e Gyrokinesis, e la psicoterapeuta Gabriella Caiazzo che si occupa di shiatsu e psicologia cranio sacrale. Alle quattro si è poi aggiunto l’architetto Luciana de Rosa.
«E’ una giusta strada da praticare dopo la danza. Nel 1996 abbiamo portato a Napoli Gyrotonic» spiegano le fondatrici dell’associazione che ogni anno seguono un corso di aggiornamento, talvolta incontrando il maestro Horvath, ormai diviso tra gli Usa e la Germania. Il movimento fondato dal famoso danzatore è infatti conosciuto in tutto il mondo, diffuso soprattutto in Giappone, Israele e Cina.
Horvath ritiene che il trauma sia una reazione che impegna una elevatissimo quantitativo di energia. Il sintomo di un trauma è il dolore. Nell’esercizio fisico l’energia viene mobilitata, la soluzione è scaricarla con gradualità.
La Gyrotonic e la Gyrokinesis sono pensate per evitare stress e traumi dovuti ad un sovraccarico di lavoro. I clienti vengono costantemente monitorati dal trainer e l’ora di lavoro trascorre in modo molto gradevole.
Secondo il trainer Stefania, la natura ha previsto che l’uomo risparmi energia. Di conseguenza negli esercizi che impegnano le gambe, i muscoli femorali e gli adduttori non vengono sollecitati abbastanza. L’obiettivo della ginnastica Gyrotonic è quello di insegnare alle persone ad utilizzare tutti i muscoli del corpo, attraverso specifici movimenti della colonna vertebrale, soprattutto nei tratti più sofferti che sono quelli della cervicale e della lombare. Tutti abbiamo una postura sbagliata, soprattutto nei momenti della giornata in cui siamo più stanchi. Dunque rafforzando gli addominali e connettendo tutte le parti del corpo si riesce ad avere una forma più armonica e più in equilibrio con l’allineamento globale delle ossa. Per quanto concerne la clientela che si approccia a questo tipo di ginnastica, la personal trainer Stefania afferma:« Ci sono anziani ma anche giovani ballerini professionisti che vengono a fare un allenamento completo o ragazzine che nell’adolescenza hanno un atteggiamento scoliotico di chiusura, di timidezza e che vengono qui un po’ per rinforzare la colonna vertebrale ed un po’ per rinforzare l’anima».

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