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Il Vangelo secondo Diego, una prospettiva diversa da cui guardare la figura di Maradona

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Il Vangelo secondo Diego

Colonnese

2021

pp.112

euro 10

Il Vangelo secondo Diego è un libro scritto da dieci autori napoletani, pubblicato da Colonnese editore nel 2021.

Il testo è suddiviso in dieci capitoli, ognuno composto da un autore diverso.

Il primo capitolo Diego è un uomo d’amore è stato scritto da Corrado Ferlaino, il presidente della squadra del Napoli al tempo di Maradona.

Il secondo da Crescenzio Sepe con il titolo Quanti talenti hai?

Il terzo da Antonello Paolo Perillo, al tempo di Maradona direttore di canale 8.

Il suo capitolo è intitolato Diego è l’amore che si pratica.

Michele Giustiniano è l’autore del quarto capitolo La mano di Dio e i piedi, Peppe Ianicelli, invece ha scritto il quinto I miracoli di Maradona.

All’interno del sesto capitolo sono presenti tre poesie su Diego, le quali ricordano i Salmi.

Il settimo capitolo Diego mito e umanità è stato scritto da Antonio Sasso e l’ottavo Il calcio come carità da Don Rosario Accardo.

Il nono Maradona è megl’e Pelè è stato composto dal pastore Franco Mayer.

La presenza di un autore protestante permette al lettore di guardare al testo con spirito ecumenico: Maradona ha toccato il profondo dei cuori di tutti, in maniera universale, nello stesso modo in cui la Chiesa accoglie e rispetta professioni di fede diversa.

Il decimo, realizzato da Carmine Matarazzo, porta il titolo Dios e il suo paradosso.

È presente, infine, un ultimo capitolo, il quale funge da critica alle tesi presenti nel testo.

È il sociologo Diotallevi ha fornire un punto di vista divergente rispetto a quello degli autori.

Il libro si colloca all’interno della Pop Theology, la cui indagine si propone di cercare i segni del Vangelo laddove non sono subito visibili.

Temi- Il Vangelo secondo Diego è un libro diverso da quelli che sono stati scritti e pubblicati fino ad ora sulla figura di Maradona.

È un libro diverso poiché ci parla di un aspetto nascosto della personalità del calciatore: Diego è interprete di istanze tipiche del Vangelo.

Maradona rappresenta il riscatto della napolitanità nell’Italia e nel mondo.

Egli ricorda la figura biblica del Goel presente nell’Antico Israele.

Il Goel era il riscattatore, colui che aveva i mezzi economici e una spiccata sensibilità e che quindi poteva aiutare i parenti se fossero caduti in disgrazia.

In seguito l’attesa del Messia assimilerà la figura del Goel: si attende colui che riscatterà l’umanità.

Diego, nonostante abbia avuto una personalità molto fragile, ha avuto il coraggio di combattere la corruzione del mondo calcistico: era contro qualsiasi tipo di ingiustizia.

È venuto a Napoli solo per giocare, non ha mai manifestato boria o narcisismo, era contento se la squadra otteneva buoni risultati.

Era molto sensibile nei confronti dei poveri e ogni volta che poteva faceva opere di bene.

A questo proposito, all’interno del libro, è narrato da Perillo un episodio inedito.

Il giornalista era venuto a sapere che Maradona andava personalmente a portare giochi in un orfanatrofio di Napoli a cadenza settimanale.

Ciò testimonia il grande cuore di Diego nei confronti dei più bisognosi.

Perillo fino ad ora non ha mai detto a nessuno della sua scoperta, che avrebbe potuto sfruttare a suo favore, vendendo un abbondante numero di copie.

Il giornalista e il calciatore condividevano un segreto, il quale permise loro di stringere un forte legame.

È interessante guardare la personalità e le azioni di un noto calciatore da un punto di vista diverso e innovativo.

Questo dovrebbe rappresentare un monito per tutti noi: non dobbiamo fermarci alle apparenze e guardare le persone con maggiore empatia e comprensione.