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L’ecumenismo a Napoli è vivo più che mai

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Domenica scorsa, presso la Chiesa di Santa Maria di Portosalvo, a Napoli, ha avuto luogo una celebrazione ecumenica della Parola che ha visto coinvolte moltissime Chiese e comunità cristiane di diverse tradizioni e denominazioni presenti in città. La celebrazione, presieduta da Sua eccellenza Don Mimmo Battaglia, arcivescovo di Napoli, ha visto tra gli altri la partecipazione di Sua eccellenza monsignor Gaetano Castello, vescovo ausiliare di Napoli delegato per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, dell’archimandrita Georgios Antonopoulos del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli, parroco della comunità greco-ortodossa dei Santi Pietro e Paolo in Napoli, di Padre Vasily Trash, parroco della Chiesa ortodossa Ucraina di Napoli, Padre Mikhail Povalaiev, parroco della Chiesa ortodossa del Patriarcato di Mosca a Napoli, di Padre Florin Bontea, parroco della Chiesa ortodossa Rumena di Napoli, di Padre Gabriel, parroco della Chiesa ortodossa Georgiana di Napoli, del Pastore Jaime Castellanos, guida della Chiesa Battista di via Foria, del Pastore evangelico Giuseppe Verrillo, guida della Chiesa Libera di Volla, del Pastore Franco Mayer, guida della Chiesa valdese di Salerno e  diaspore di Ottaviano e Albanella, e della Predicatrice Greetje Van der Veer, rappresentante della Chiesa Metodista di Napoli. L’evento, curato dal Gruppo Interconfessionale per le Attività Ecumeniche di Napoli (GIAEN), è stato coordinato dal professor Michele Giustiniano, membro della commissione diocesana per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso e portavoce cattolico del Consiglio Regionale delle Chiese Cristiane della Campania. I canti sono stati guidati dal coro del gruppo per la preghiera di Taizé in Campania.

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«Napoli – ha dichiarato monsignor Castello, infaticabile promotore dell’ecumenismo in città – esprime da sempre una peculiare vocazione al dialogo tra le fedi e le culture, ma pregare insieme in questo specifico momento storico, invocando la pace al di là delle differenze e delle divisioni, dà vita ad una testimonianza carica di significati».

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«Con questa celebrazione presso la chiesetta di Portosalvo recentemente restaurata – ha commentato Don Vincenzo Lionetti, responsabile del Servizio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della arcidiocesi di Napoli – auspico un rilancio delle attività ecumeniche a Napoli, nel solco della grande e lunga tradizione di dialoghi ecumenici ed interreligiosi iniziata nella nostra città quasi 60 anni fa. Ci auguriamo che a partire da oggi la chiesa di Portosalvo possa divenire la “casa per l’unità dei cristiani”, vero centro ecumenico per la preghiera e la formazione».

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