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Lenin e Hitler i due volti del totalitarismo

Quel filo sottile che lega nazismo e comunismo  
Luciano Pellicani  
Lenin e Hitler  
I due volti del totalitarismo

In questo saggio, l’autore sviluppa, sulla base di una puntuale documentazione,una tesi in netto contrasto con le opinioni prevalenti; e cioè che, a dispetto della mortale inimicizia da cui erano divisi, il comunismo e il nazismo avevano lo stesso nemico – la società borghese colpevolmente prostrata davanti a Mammona – e lo stesso obbiettivo: la purificazione del mondo attraverso il terrore catartico. Di qui l’istituzionalizzazione dell’universo concentrazionario, nel quale dovevano essere scaricati tutti gli elementi corrotti e corruttori. Di qui altresì l’idea della rivoluzione come processo catastrofico-palingenetico che sarebbe sfociata, dopo aver annientato la totalità esistente, nella creazione di una umanità trasfigurata. 
 
LUCIANO PELLICANI, titolare della cattedra di sociologica politica presso la Luiss di Roma e direttore di «Mondoperaio», è autore di numerosi volumi, fra i quali  La società dei giusti. Parabola storica dello gnosticismo rivoluzionario (EtasLibri 1995), Modernizzazione e secolarizzazione (Il Saggiatore 1997), Dalla società chiusa alla società aperta (Rubbettino 2002), Rivoluzione e totalitarismo (Marco 2003); Jihad: le radici (Luiss University Press 2004), Le sorgenti della vita. Modi di produzione e forme di dominio (Marco 2005), La genesi del capitalismo e le origini della Modernità (Marco 2006) e Le radici pagane dell’Europa (Rubbettino 2007).