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Lunedì di Capodimonte, domani il terzo appuntamento

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Domani, lunedì 11 febbraio 2019, a partire dalle ore 16.30, presso la Sezione San Tommaso d’Aquino della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, a Napoli in viale Colli Aminei 2, avrà luogo il terzo appuntamento della rassegna ecumenica I lunedì di Capodimonte per l’unità dei cristiani. Il mistero di Gesù Cristo nella vita delle Chiese, ciclo d’incontri di formazione promosso dal Consiglio Regionale delle Chiese Cristiane della Campania con il supporto della stessa Facoltà Teologica, la collaborazione del Centro Studi Francescani per il dialogo interreligioso e le culture e il patrocinio della Conferenza Episcopale Campana.

Nata lo scorso anno per essere un laboratorio di dialogo e di unità, attraverso dibattiti, approfondimenti, lezioni frontali e seminari di ricerca, nella prospettiva della testimonianza comune, la rassegna I lunedì di Capodimonte propone quest’anno un ricco programma di formazione ecumenica incentrato sulla prassi ecclesiale delle singole Chiese e, in special modo, sulla vita sacramentale delle diverse comunità cristiane.

Dopo in primi due incontri, dedicati rispettivamente ai temi del battesimo e dell’eucarestia, l’incontro di domani, prendendo spunto da un passo della Lettera agli Ebrei («Pur essendo Figlio, imparò l’obbedienza dalle cose che patì» – Eb 5,8), vedrà un dibattito a 3 voci (una cattolica, una ortodossa e una protestante) sul tema Il sacerdozio di Cristo e i Ministeri nelle Chiese: un confronto ecumenico, nel quale saranno impegnati padre Edoardo Scognamiglio (noto teologo, docente presso la Facoltà Teologica, direttore del Centro Studi Francescani e delegato per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Diocesi di Caserta), Padre Bogdan Filip (Chiesa ortodossa – Patriarcato della Romania) e la pastora Dorothea Müller (Chiesa valdese del Vomero e Chiesa metodista di Napoli Vomero e diaspora Casertana).

Si tratta, dunque, di un appuntamento imperdibile non solo per i cristiani della città, ma per tutti coloro che, anche se non professano alcuna fede, credono nel valore del dialogo e della pace nella costruzione della società.