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Marco, una nuova traduzione ecumenica commentata

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Marco, nuova traduzione ecumenica commentata, a cura di Ernesto Borghi, Edizione Terra Santa, in tutte le librerie dal 12 ottobre. Volume inserito nel quadro del progetto culturale Per una nuova traduzione ecumenica commentata dei vangeli, ideato dall’Associazione Biblica della Svizzera Italiana. In preparazione i commenti ai testi degli altri tre evangelisti.

Il volume – Per una conoscenza dei testi biblici che cerchi di essere intelligente e appassionata, occorre stabilire dei solidi ponti tra una lettura che analizzi e interpreti i testi nei loro significati originari, e la vita e la cultura di oggi, senza fondamentalismi culturali o religiosi. Il volume è la prima di quattro tappe. L’intero progetto è pensato per accompagnare l’attività formativa di tante persone nella Chiesa, come  gruppi di lettura dei testi biblici, nelle parrocchie, nei gruppi, nei movimenti, nelle associazioni di qualsiasi orientamento. Un progetto, che riguarda i quattro vangeli, intende sostenere anche la volontà di singole persone che vogliano approfondire temi, contenuti e valori, che possono interpellare intensamente il cuore, la mente, la vita di chiunque.

Gli autori – Ideatore del progetto e curatore del volume: Ernesto Borghi, presidente dell’Associazione Biblica della Svizzera Italiana;  redattrici e redattori: Stefania De Vito, biblista cattolica, Gaetano Di Palma, presbitero e biblista cattolico, Luciano Locatelli, presbitero cattolico, Lidia Maggi, pastora e biblista battista, Francesco Mosetto, presbitero e biblista cattolico, Eric Noffke, pastore e biblista metodista, Angelo Reginato, biblista battista; prefazione: Bruno Maggioni, presbitero e biblista cattolico; postfazione: Claudio G. Bottini, presbitero e biblista cattolico; appendici artistiche e pastorali: Stefano Zuffi storico dell’arte, Roberto Geroldi, presbitero cattolico.

 

L’associazione – È un sodalizio culturale ecumenico, che ha, quale suo fine, di favorire la lettura e lo studio della Bibbia nel territorio anzitutto della Svizzera a maggioranza italofona, ma anche in Italia, al di fuori di qualsiasi divisione religiosa, sociale o culturale. In particolare essa intende promuovere  l’ideazione e la realizzazione di iniziative atte a far comprendere l’importanza della conoscenza biblica per la formazione culturale della popolazione della Svizzera italiana; il sostegno alla formazione culturale in campo biblico per tutti coloro che svolgono funzioni educative in campo religioso, in primis cristiano, e civile; la partecipazione, d’intesa con gli organismi dipartimentali e/o religiosi competenti, alla formazione dei docenti nel sistema scolastico e universitario pubblico e privato della Svizzera Italiana.

Marco, così nella prefazione di Bruno Maggioni: <<Mi pare di aver capito che lessenziale non è sempre la ricerca di significati nuovi, ma la penetrazione della bellezza e della profonditàdi ciò che è detto, che è lì, quasi in superficie, ma di cui bisogna accorgersi“.  Prosegue il biblista: “Si capisce, allora, come il testo di Marco sia interessante non solo per il tema che tratta, ma anche per il modo in cui lo tratta: un racconto essenziale, condotto secondo la tecnica del dibattito e con una logica di progressività, che conduce il lettore sempre più addentro al mistero di Gesù, quasi un viaggio dalla periferia al centro, e sempre più addentro alla comprensione della propria incredulità>>.

Nella postfazione di padre Claudio Bottini: <<Le domande “chi è Gesù e chi sono i discepoli?” che attraversano tutto il racconto teologico di Marco non riguardano solo il passato. Le risposte che Marco fornisce e insieme chiede al lettore di cercare incessantemente riguardano l’oggi di ogni lettore: la presenza del Regno di Dio nel mondo e nella Chiesa, la comunità nata da e con Gesù di Nazareth che cammina nella storia. Al mistero della persona di Gesù, contemplato crocifisso e da credere risorto e vivo per l’annuncio divino dato alle donne presso la tomba aperta e vuota il mattino del «primo giorno dopo il sabato» (Mc 16,2), si unisce necessariamente il progetto di vita paradossale che il credente è invitato ad accogliere e fare proprio>>. Il docente, ormai a Gerusalemme da decenni, sottolinea anche i numerosi riferimenti alla topografia, essenziali per una migliore comprensione dei fatti narrati e giudica positivamente la presenza di due appendici molto interessanti: un breve excursus sulle interpretazioni dell’Ultima Cena di S. Zuffi e la proposta di percorsi formativi nella presenza educativa del vangelo secondo Marco nel rito romano (R. Geroldi), in una prospettiva ad ampio raggio o focalizzati su itinerari da Marco al battesimo e da Marco all’Eucaristia (prima Comunione / santa Cena) formulati da E. Borghi.

E nelle conclusioni di monsignore Maggioni: <<Non basta dunque lascolto della Parola, come non basta il semplice ascolto dellesistenza. Ascoltare significa confrontare la Parola con lesistenza e lesistenza con la Parola>>.