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Un Dizionario biografico per i canonici napoletani del Novecento

Dizionario biografico dei canonici della Cattedrale di Napoli
di Ugo Dovere
Collana: Sussidi eruditi
Edizioni di storia e letteratura di Roma
2015

Foto_Canonici (2)È fresco d’inchiostro nelle librerie l’ultimo lavoro dello storico Ugo Dovere. In un corposo Dizionario biografico dei canonici della Cattedrale di Napoli, apparso nella collana “Sussidi eruditi” delle prestigiose Edizioni di storia e letteratura di Roma (pp. 312, € 55), l’autore ha messo insieme 175 profili biografici dei sacerdoti appartenuti al Capitolo Metropolitano di Napoli tra il 1900 e il 2000.

Come viene illustrato nell’introduzione, l’opera si colloca in continuità con la classica storia del Capitolo napoletano, apparsa nel 1900 a cura di Pasquale Santamaria. Tuttavia, mentre quella, scritta in latino, si presentava come compilazione di nomi e date essenziali dei canonici, nel Dizionario biografico di Dovere si ricostruisce un completo profilo bio-bibliografico dei singoli canonici. Di ciascuno, si danno le notizie principali sulla famiglia di origine, sul curriculum formativo, sul ministero pastorale esercitato, sui ruoli ricoperti nel Capitolo, su onorificenze ed eventuale prosecuzione di “carriera”. Per ciascun profilo, inoltre, è stata ricostruita con diligenza la bibliografia fondamentale e sono offerte anche indicazioni archivistiche circa le fonti, in vista di un potenziale approfondimento della ricerca.

Leggendo il testo di Dovere sembra di trovarsi all’interno di una suggestiva galleria di famiglia. Non solo perché numerose schede sono davvero accompagnate dai ritratti dei canonici biografati, ma perché dalle pagine di questo libro si riesce a intravedere la storia ancora non scritta dell’Arcidiocesi di Napoli nel ’900. La maggior parte dei canonici di cui si legge nel Dizionario biografico hanno avuto, infatti, ruoli ecclesiali importanti, e non solo a Napoli (basti pensare, ad esempio, ai cardinali Gennaro Granito Pignatelli di Belmonte o Agostino Vallini, chiamati a ricoprire uffici delicati nel governo centrale della Chiesa). Tanti sono stati buoni intellettuali, dal primo primicerio del secolo, monsignor Errico Attanasio, che fu prefetto degli studi nel Liceo Arcivescovile, fino ai teologi che hanno offerto il loro contributo alla stagione conciliare, come Salvatore Garofalo o Antonio Zama.

Tra i canonici ci furono filosofi di buoni studi, come Salvatore Calvanese, Michele Autore o Nicola Leone; storici apprezzati, come Gennaro Aspreno Galante, Modesto Catalano, Domenico Mallardo, Franco Strazzullo, Domenico Ambrasi; filologi raffinati, come Pasquale Santamaria, Gennaro Maria de Pompeis, Aurelio Marena, Enrico Tarallo; uomini di scienza, come Giovanni Battista Alfano, Luigi d’Aquino o Alfredo Falanga; giuristi di valore, come Gennaro Trama, Gennaro Simeoni, Raffaele Coppola Picazio, Erberto D’Agnese; parroci zelanti, come Francesco Galimberti, Raffaele Contegno, Carlo Ponticelli o Giacomo Nardi; preti di santa fama, come il servo di Dio Gennaro De Rosa o il santariello del Vomero Giuseppe Balbi. Ma l’elenco sarebbe lungo, se solo si volessero qui richiamare i molti canonici che insegnarono teologia o ressero uffici diocesani di grande responsabilità.

Del Capitolo della Cattedrale hanno fatto parte molti, poi diventati vescovi ausiliari, da quelli più recenti – di cui è fresca la memoria, come Antonio Di Donna oggi ad Acerra o Vincenzo Pelvi a Foggia –, su fino ai collaboratori del cardinale Prisco. E tanti, continuando una lunga tradizione, dagli stalli canonicali sono passati alla guida di varie diocesi del Mezzogiorno, come Pasquale Dell’Isola a Nocera, Luigi Diligenza a Capua, Luigi Finoja a Catanzaro, Uberto Maria Fiodo a Bovino, Antonio Pagano a Ischia, Mario Palladino a Caserta…

Dietro ogni denso profilo biografico dei canonici napoletani del Novecento si delinea uno scenario ecclesiale e sociale più profondo e articolato. Dopo averne letto ognuno, vengono alla mente mille curiosità su gli anni di sfondo e gli uomini di contorno. Resta solo da augurarsi che Ugo Dovere, dopo tanto accurato lavoro di scavo documentario, si decida a scrivere – come non mancano in altre diocesi italiane – una buona storia della Chiesa di Napoli in età contemporanea, rigorosa e sapida insieme, come sa fare lui.