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Un saggio per conoscere l’Islam e il suo universo

Copertina [1]

Copertina

La comunità di Maometto ieri e oggi. Genesi e caratteristiche della “Umma”

di Ragozzino Gino – Scognamiglio Edoardo

Edizioni Elledici

Torino 2018

pp.95

euro 9,90. 

Com’è nata la comunità islamica? Come si è evoluta nel tempo? Quali sono le sue principali caratteristiche? Come si svolge la vita al suo interno? Cosa deve fare un buon musulmano per essere tale? Da oggi, conoscere l’islam è più facile. A queste e ad altre domande, infatti, risponde con estrema chiarezza il saggio di Gino Ragozzino ed Edoardo Scognamiglio, che analizza «la genesi, i caratteri, i segni distintivi, la missione, le norme, le osservanze» (3) dell’islam, partendo dalla concezione durkheimiana della religione come «realtà eminentemente comunitaria», senza tralasciare approfondimenti su argomenti di grande attualità come la questione della donna e quella della libertà religiosa.

Questa immersione nella comunità del Profeta non è fine a se stessa, ma rappresenta una conoscenza necessaria a realizzare e favorire l’incontro. L’analisi, infatti, si svolge fin dal principio «nella prospettiva del dialogo, del confronto, della collaborazione alla pace e al rispetto della libertà religiosa e alla costruzione di una fraternità comune, universale» (4). In questo senso, il testo rispecchia non poco le personalità dei due autori, ai quali non manca la pratica né la grammatica, perché ciascuno vanta un notevole curriculum accademico (Ragozzino ha insegnato storia delle religioni, mentre Scognamiglio è teologo di fama e dirige il biennio di specializzazione in Cristologia presso la sezione San Tommaso della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale) e al tempo stesso una lunga e profonda esperienza sul campo nelle attività di dialogo interreligioso, sia a livello ecclesiale sia in realtà associative.

Nella prima parte, il saggio ricostruisce con lucidità le vicende storico politiche e quelle personali del Profeta che hanno portato alla nascita a Medina della Umma, la «comunità solidalmente religiosa, sociale e politica» che «fa dell’islâm la religione più unitaria e coerente dopo o, forse, assieme all’Israele dell’età biblica» (17), analizzandone: il forte sentimento fraterno che lega tra loro i suoi membri; l’assenza al suo interno di qualsivoglia potere spirituale che differisca dal «dovere all’esortazione e all’apostolato» (19); l’origine del nome stesso, derivante da umm (madre); la struttura e gli organi di governo, i vincoli e i compiti di ciascuno all’interno della Umma stessa (chi sono e cosa fanno gli imâm, i qâdî, i muftî, i mudarris ecc.), nonché le prime scissioni e lotte intestine.

Da questo affresco emergono le affinità col mondo giudaico e cristiano, ma anche le assolute differenze: nel modo di concepire la Parola di Dio, ad esempio, che secondo l’islam è «dettata» al Profeta e non «ispirata»; nell’assenza di sacramenti e di qualsivoglia forma di sacerdozio; nella assoluta mancanza di gradi d’iniziazione come anche di un magistero unico.

La seconda parte dell’opera, offre una panoramica generale sull’islam contemporaneo, analizzando la vita comunitaria del fedele musulmano nei suoi diversi aspetti pratici e spirituali: il calendario da seguire; la via maestra indicata dalla legge canonica (Sharî‘a); l’esercizio dei sacri doveri, legato ai cosiddetti cinque pilastri dell’islam (la professione di fede, la preghiera obbligatoria, l’elemosina, il digiuno di Ramadân, il pellegrinaggio alla Mecca); la dimensione della territorialità nell’islam, dalla quale è derivata col tempo un’interpretazione del Jihâd (lett. Sforzo) che ha favorito l’insorgere dei fondamentalismi; il concetto di purità cultuale e i riti che conseguentemente ogni fedele è chiamato a compiere;  la condizione della donna nella società; la libertà religiosa e la sua effettiva portata nei Paesi musulmani che la riconoscono; i riti di commiato che precedono, accompagnano e seguono gli eventi luttuosi.

In definitiva, si tratta di un testo davvero gradevole, per la semplicità del linguaggio e la chiarezza delle esposizioni, e stimolante, perché offre informazioni decisamente utili a tutti, se non indispensabili, negli scenari multireligiosi della società contemporanea. Grazie ad una ricerca seria, scevra da ogni pregiudizio, il testo offre argomenti che sfatano molti falsi miti circolanti, come l’idea che la Sunna abbia valore solo per i sunniti e non per gli sciiti, che la barbara pratica dell’infibulazione possa derivare direttamente o indirettamente dagli ahadîth (i detti del Profeta), che il Corano consideri la donna inferiore all’uomo e che per essa prescriva l’uso del cosiddetto velo integrale. Completa l’opera un utilissimo glossario dei principali termini arabi, che consente al lettore una maggiore penetrazione nella cultura musulmana e rende ancor più questo saggio un valido strumento per un primo e serio approccio alla conoscenza dell’islam.