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Vaccinazioni: cosa bisogna sapere

vacunas [1]

Un incontro – dibattito di attualità ed interesse: Vaccinazioni: cosa bisogna sapere, il 30 novembre 2017 alle ore 18.00 in Napoli,  presso la Sala Valeriano, alla Piazza del Gesù, nr. 2;organizzato dal Centro Culturale Gesù Nuovo, nell’ambito delle attività promosse per contribuire alla corretta informazione sanitaria. Un incontro importante, partendo dal presupposto che in Italia,  nonostante le numerose campagne di vaccinazione ed informazione, sul piano dei vaccini c’è ancora molto da fare. Il vaccino, unico modo che abbiamo per difenderci da malattie infettive che nei casi peggiori possono portare alla morte.

Il Centro Culturale Gesù Nuovo –  Inteso come spazio di formazione e di dibattito soprattutto per le giovani generazioni, aperto sulla città di Napoli e sui suoi immani problemi. Nasce da una profonda ispirazione cristiana che vuole coniugare fede in Cristo e problematiche sociali della città ed è aperto a tutti coloro che, nella convinzione solo la fede e un senso della giustizia e della solidarietà profondamente radicati possono cercare e proporre soluzioni, senza cadere nello scoraggiamento e, nella rassegnazione.

Il Programma dell’incontro – Moderato da Guglielmo Borgia-Mario Visconti, con gli interventi di Giovanni Di Minno, Il Centro Culturale Gesù Nuovo: contributo per una corretta informazione sanitaria; Ivan Gentile,  Copertura Vaccinale e Nuovo Piano Vaccinale;  Carlo Tascini, Le Vaccinazioni anti-meningiti; Emanuele Durante Mangoni, Le Vaccinazioni nel soggetto immunocompromesso; Alberto Enrico Maraolo, La diffidenza verso le vaccinazioni tra passato e presente. Radici del fenomeno e proposte di soluzione; Manuela Sommantico,  Il ruolo del Centro Vaccinale.

Cos’è il vaccino – È una delle più grandi scoperte dell’umanità, che ha salvato e salva milioni di vite umane, ha ridato speranza a tantissimi bambini, ha reso le ultime generazioni sane.  Si compone di prodotti farmaceutici costituiti da piccole quantità di un certo microrganismo in grado di causare una malattia infettiva, e in qualche caso solo da una porzione del microrganismo, trattati in modo da far perdere loro la capacità infettante, quindi di generare la malattia, ma non quella immunogena,  cioè la capacità di scatenare la reazione di difesa immunitaria. In questo modo, una volta somministrato, un vaccino non solo non provoca la malattia ma, al contrario, determina nella persona vaccinata una valida difesa nei confronti della malattia stessa.

Le vaccinazioni in Italia – Negli ultimi 15 anni è stato intrapreso un percorso culturale che puntava all’adesione consapevole e volontaria dei cittadini alle vaccinazioni. Fino all’estate 2017, le vaccinazioni obbligatorie in Italia erano quattro – antidifterica, antitetanica, antiepatite B e antipoliomielitica – anche se molte altre venivano comunque offerte attivamente e gratuitamente dal servizio sanitario. Una nuova legge, definitivamente approvata nell’estate 2017, ha portato a 10 le vaccinazioni obbligatorie per la fascia d’età 0-16 anni, aggiungendo anti-poliomelitica, l’ anti-difterica, l’anti-tetanica; l’anti-epatite B; l’anti-pertosse; l’anti Haemophilusinfluenzae tipo B; l’anti-morbillo; l’anti-rosolia; l’anti-parotite e l’anti-varicella.

L’importanza dei vaccini -  Da quando sono stati scoperti e introdotti in campo medico, hanno salvato milioni di vite e contribuito a far scomparire malattie mortali, prima tra tutte il vaiolo. Eppure molte persone sembrerebbero aver dimenticato gli importanti passi in avanti e i grandi benefici dei vaccini, assistendo, negli ultimi anni, ad un notevole calo delle vaccinazioni. Fenomeno preoccupante che ha richiamato l’attenzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, e dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute, che hanno evidenziato un legame tra il calo dei vaccini e l’incremento di alcune malattie infettive, prima quasi del tutto scomparse.

Il vaccino e i timori – A seguito dell’allungamento della vita media, delle maggiori possibilità di cura a disposizione e della diffusione di informazioni provenienti da fonti poco attendibili, le famiglie sono sempre più convinte, che la scelta migliore sia quella di non vaccinare i propri figli, spesso perché i vaccini vengono considerati pericolosi e inutili. Viceversa, dal punto di vista scientifico, medico e sociale è invece del tutto illogico e pericoloso non vaccinare. Come superare ostacoli e polemiche? Serve informazione, trasparenza, operatori sanitari non solo preparati professionalmente ma anche alla comunicazione. Serve tempo per spiegare, raccontare, illustrare. Vaccinazioni: cosa bisogna sapere ed un articolo di giornale a chiamata, rispondono.