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Vesuvio, una nuova alba al MAV

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È indiscutibilmente il più celebre vulcano del mondo e rappresenta l’icona napoletana per eccellenza. Di lui noi campani non abbiamo timore, anzi ne siamo innamorati….ed a lui è da oggi dedicata ad Ercolano una mostra: VESUVIO: una nuova alba, al Mav Museo Archeologico Virtuale, dal 3 al 30 giugno 2019. Progetto espositivo promosso e finanziato dall’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Napoli. L’iniziativa a cura di Fabio Donato da un’idea di Maurizio Conte, consigliere dell’ente parco, e del curatore stesso, realizzata dalla Scuola di Fotografia dell’Accademia, nasce nell’ambito del complesso di azioni messe in campo dall’ente parco nazionale a seguito del terribile incendio del 2017. Accanto alle indispensabili azioni di ripristino e recupero sul suolo, l’ente parco ha aggiunto questa iniziativa per restituire mediante l’arte della fotografia il senso della volontà di rinascita di un contesto straordinario e poliedrico che è patrimonio del mondo. In occasione della mostra è stato realizzato un ampio catalogo edito da Paparo Editori che raccoglie i contributi istituzionali dell’accademia di Belle Arti di Napoli e del parco nazionale del Vesuvio, insieme alle note scientifiche del curatore e a tutte le fotografie presenti in mostra.

VESUVIO: la nuova alba – È un prodotto di scuola, dove gli sguardi degli studenti coinvolti seguono differenti orientamenti della fotografia. “Queste immagini - spiega Fabio Donatoparlano di normalità, di quotidianità, di vite che si mescolano in un paesaggio unico e diverso, di un ambiente intriso di emozioni forti. E’ una narrazione a 360 gradi che si sofferma sulle atmosfere, sullo stupore e sulla cultura, nei dettagli di un paesaggio indimenticabile, per stimolare pensieri e creatività di chi le osserverà. Che è poi il ruolo di ogni arte, inclusa la fotografia”. Cinquanta gli allievi dell’Accademia coinvolti nell’attività, duecento le immagini esposte, realizzate nel vasto territorio che ruota intorno al Parco, composto da 13 comuni su cui risiedono attività agricole, produttive, ricchezze archeologiche e artistiche, paesaggi mozzafiato. Per una complessità che mette insieme bellezza e distruzione per la presenza incombente del Vesuvio.Un territorio narrato attraverso una fotografia che racconta, documentaria, ma che volge spesso lo sguardo al linguaggio artistico. Immagini che entrano nell’area mostrando luoghi carichi di storia e cultura come la Villa Augustea di Somma Vesuviana, Oplonti, gli scavi archeologici di Ercolano e Pompei, incuneandosi nelle tradizioni popolari, come la festa delle Lucerne, o nei volti delle persone che lo abitano e lo vivono.

La Scuola di Fotografia dell’Accademia di Belle Arti di Napoli – Da più di dieci anni lavora sulla cultura dell’immagine e sulla sua comunicazione visiva, approfondendola in tutte le forme e i generi. In occasione del progetto agli allievi è stata proposta una ricerca globale a tema unico per offrire loro la possibilità di misurarsi non solo con la ricerca accademica, ma anche con una reale esperienza professionale. Più volte accompagnati nell’area del Parco Nazionale del Vesuvio e affiancati da esperti culturali e operatori dei settori rappresentativi dell’area, gli studenti hanno avuto l’occasione, nell’arco di un intero anno accademico da ottobre 2017 a giugno 2018 di misurarsi con gli innumerevoli aspetti del territorio per poterli poi tradurre ed interpretare attraverso la fotografia.

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Gli allievi che hanno partecipato all’intero percorso – Martina Amato, Anferova Kleopatra, Stefania Anicito, Fabrizio Bartolini, Carlo Belardo, Giorgia Bisanti, Cristina Bucciaglia, Selene Casparrini, Ivan Ceheuecos, Erica Cesaro, Maria Cimmino, Alessandra Coppola, Nadia Cortellessa, Emma Crimi, Immacolata Di Lillo, Pierferdinando Di Nuzzo, Luca Esposito, Francesco Ferone, Violetta Eleonora Gasparri, Paula Gonzales, Eva Herrero, Linda Iacuzio, Geremia Iodice, Roberta Lanza, Gaia La Rocca, Lucia Lippiello, Marco Mancini, Assunta Mansueto, Alessandra Mascarucci, Vincenza Mele, Carlo Mottola, Matteo Napodano, Rosa Notaro, Pamela Orrico, Silvia Pagliaro, Annacarmela Palomba, Sara Petrachi, Carla Petrone, Maria Cristina Puzio, Emanuela Rescigno, Silvia Russo, Claudia Scuro, Dario Terraglia, Alessia Valle, HuiWang, Nicolina Zeoli.

 

ll Vesuvio, simbolo di Napoli - Ispirazione di artisti, poeti e cantanti è un vulcano esplosivo attivo. Una celebre immagine da cartolina ripresa dalla collina di Posillipo lo ha fatto entrare di diritto nell’immaginario collettivo della città di Napoli. Il Vesuvio è insieme al Mediterraneo parte inscindibile della storia del Golfo di Napoli e delle sue città e campagne. La lava e il mare non hanno semplicemente modellato il territorio, ma anche la cultura e la mentalità dei popoli che vivono alle sue pendici: la lava infuocata incontra il mare e diventa roccia, terra fertile. Non a caso la mitologia classica aveva trasformato questi due elementi naturali, mari e vulcani, in divinità. Come tutti gli dei dell’antichità che si rispettano il Vesuvio poteva anche arrabbiarsi ed esplodere distruggendo quel mondo fertile da lui creato. Ma da quella distruzione che spingeva il fuoco a incontrare nuovamente il mare, nasceva sempre nuova fertilità. A lui tutto è concesso…anche di riesplodere; cosa che in realtà, a differenza degli antichi, speriamo non accada mai più!