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L’alternativa de “La Città di Partenope”

Da oggi i partenopei si distinguono dai napoletani. Partenope in origine rappresentava il mito della sirena che nasce dalla tradizione del popolo di origine greca dei Rodii, che viveva nel golfo napoletano nel III sec. A.C.. Patrona pagana morta, secondo la leggenda, dove sorge il Castel dell’Ovo. Oggi Città di Partenope è un’iniziativa che trae il suo nome da un mito per una rinascita morale e civile, con l’intenzione di generare quello scatto d’orgoglio necessario a rimboccarsi le maniche e a riprendere in mano la città in preda ad una progressiva anarchia sociale. Come? Grazie ad un’altra città, fatta di persone con valori e regole da condividere, cittadini di un’utopica metropoli virtuale in stile Second Life, ma accomunati dall’esigenza di cambiare la città, quella reale, quella della drammatica quotidianità che stenta a prendere il volo, stretta dalla morsa dei rifiuti, della camorra e dell’inciviltà diffusa. L’immagine di Napoli sui mass media è da diverso tempo al centro dell’attenzione nazionale per fatti esclusivamente negativi. Città di Partenope nasce per questa ragione, proponendosi di ribaltare gli stereotipi, di demolire le immagini e i giudizi generalizzanti che tendono a fare di tutta l’erba un fascio, dimostrando che un’altra città è possibile e che persone in carne ed ossa, al di là del colore politico o del rispettivo ruolo, cercano di cambiarla ogni giorno grazie all’adozione di azioni ed atteggiamenti responsabili. Un’idea senza dubbio ricca di intenti è quella proposta da Claudio Agrelli, giovane pubblicitario "partenopeo", che recentemente ha presentato il progetto nella sede della sua agenzia in via Toledo a Napoli. Un pensiero positivo dal sapore ironico è alla radice di questo movimento d’opinione, finalizzato ad alimentare la diffusione di comportamenti virtuosi, caratterizzati dal rispetto delle regole e dalla condivisione di un codice etico. Simbolo di un’appartenenza ideale a quest’idea è la carta d’identità di Partenope, consegnata a tutti coloro che si registrano gratuitamente all’anagrafe del sito www.cittadipartenope.it. In questa comunità ideale emerge tutto l’amore per una grande città, ricca di cultura e di persone oneste. Un gioco, un’idea, magari qualcosa di più grande in futuro. Obiettivo primario è sicuramente quello di scrollarsi di dosso gli squalificanti e degradanti aggettivi che connotano Napoli e i suoi abitanti, difficilmente rovesciabili in tv: <<Non è un’associazione, ma parte dal basso, dalla Napoli che lavora e che produce, sorgendo dalla pura creatività>> ci tiene a precisare Agrelli. Lo conferma il codice etico, una sorta di vademecum civile per il cittadino di Partenope, come la regola del "Non passo con il rosso né da pedone né da automobilista", oppure un comportamento da tenere "Aiuto i cittadini in difficoltà e non giro le spalle davanti a episodi di inciviltà o di criminalità". Il portale on line, sebbene aperto recentemente, conta già numerosi utenti registrati e risulta molto attivo su vari fronti riguardanti la città. Varie le sezioni riguardanti aree monotematiche e di interesse collettivo, incluso lo spazio per le denuncie sociali. L’auspicio, a detta del pubblicitario, è che aumentino i partenopei, cittadini esemplari che diano l’esempio e diffondano a loro volta l’essere partenopei attraverso un costruttivo tam tam.

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