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Artopoli d’Italia

Il Manifesto Futurista del 1932 rilancia la proposta della Certosa di San Giacomo quale centro artistico e culturale. Il Comune di Capri, il Centro Cerio e l’Associazione Culturale caprese Antemussa-L’Isola della Conoscenza, domani 29 luglio, alle ore 18.30, nelle sale del Centro Caprense Ignazio Cerio, presenteranno il Manifesto Futurista del 1932, recentemente riscoperto dal Prof. Matteo D’Ambrosio. Il Comune di Capri, nel corso della manifestazione, lancerà la proposta di recuperare quanto scritto dai Futuristi nel loro manifesto redatto nel Maggio del 1932, e a distanza di 77 anni riaprirà il dibattito sull’utilizzo pubblico della Certosa, contribuendo a farla diventare, come scritto nel Manifesto, l’Artopoli d’Italia. Insieme al Sindaco di Capri Ciro Lembo e all’Assessore alla Cultura Marino Lembo, avvieranno il dibattito il giornalista-scrittore Roberto Ciuni e Matteo D’Ambrosio, professore di Storia della Critica Letteraria all’Università di Napoli, che, tra i documenti finora sconosciuti sui rapporti tra Futurismo e Capri, ha ritrovato il Manifesto Capri Artopoli d’Italia, pubblicato nel primo numero dalla rivista romana “Futurismo” nella primavera del ’32, nel quale gli artisti estensori del Manifesto propongono di utilizzare la Certosa, gestita da un comitato di garante, come sede di laboratori d’arte ed esposizioni. L’Assessore alla Cultura del Comune di Capri Marino Lembo intende, nell’anno del centenario del Futurismo, rilanciare e far sua la proposta, in collaborazione col Centro Cerio ed Antemussa, e, dopo averla approvata in Consiglio Comunale, inviarla al Ministero dei Beni Culturali proprio come fecero nel lontano ’32 gli artisti futuristi.

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