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CAMORRA: mostra al CAM di Casoria

Giro di boa per la mostra CAMORRA. Inaugurata il 20 giugno al Casoria Contemporary Art Museum, resterà aperta al pubblico fino al 20 luglio. Pitture, sculture, fotografie, installazioni, sono alcuni dei mezzi che i 17 artisti napoletani partecipanti hanno utilizzato per raccontare il disagio di una realtà soffocante dalla quale ci si vuole distaccare. Gli intenti della mostra sono tutti raccolti nelle parole del suo curatore, Antonio Manfredi: «Non sono sufficienti i roghi appiccati per il pizzo non pagato, non ci basta la spazzatura, non vogliamo solo le foto dei morti ammazzati in agguati punitivi. Noi, popolo dell’arte, vogliamo di più. Vogliamo svegliare le coscienze con immagini irreali e con la registrazione di atti e comportamenti così usuali nel nostro territorio da assumere valenza universale. La sopraffazione dei deboli, le relazioni socio-politiche, che denotano un’imposizione da entità criminosa, il controllo sulla vita, sui movimenti e sulla libertà dell’individuo da parte di una creatura dalle cui fauci sembra impossibile sfuggire: questo e molto altro è la CAMORRA. Chi meglio di 17 artisti napoletani può esprimersi su tale tematica? E chi meglio di un museo di frontiera, come il CAM, poteva concertare una mostra  sulle accezioni sociali della malavitosa piovra che attanaglia gli uomini?». Tra le tematiche affrontate non poteva ovviamente mancare quella della spazzatura. Una Madonna che si staglia su cumuli colorati e maleodoranti nell’opera di Monica Biancardi "Nostra signora della monnezza". Una statua di Padre Pio che salva dalle fiamme una montagna di copertoni in "Sono nato in terra di camorra" di Giuseppe di Guida. Solo due esempi delle tante opere esposte al CAM. Oltre ai sopracitati Biancardi e di Guida, partecipano Afterall, Raffaele Boemio, Piero Chiariello, Cyop & Kaf, Fiorenzo D’avino, Bruno De Stefano, Sebastiano Deva, Mario Fabbroni, Luciano Ferrara, Barbara La Ragione, Giacomo Montanaro, Walter Picardi, Carmine Rezzuti, Sergio Riccio e Federica Rispoli. Per informazioni sugli orari di apertura al pubblico basta consultare il sito www.casoriacontemporaryartmuseum.com. Fino al 20 luglio, dunque, a Casoria, in via Duca D’Aosta 63.

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