La tendenza è partita da Copa Cabana, è arrivata alle celebrities americane, per poi giungere fino in Spagna dove, complici l’affermarsi della penisola iberica come meta turistica preferita dai vip e le immagini delle nuove “signore del pallone”, Shakira e Sara Carbonero, si è verificato un vero e proprio boom che l’ha esportata nel Bel Paese. Si tratta del successo del braccialetto “decenarios” , accessibile a tutti e mania dell’estate 2011, disponibile nella versione da 1,8 mm o da 3 mm ed abbinabile al più vistoso laccio da collo. Croci, amuleti, rosari e altro ancora hanno da sempre rappresentato nella moda una forma vincente di accostamento ardito tra serio e faceto, sacro e profano. Non sono di certo nuovi i monili di questo genere realizzati soprattutto in oro giallo e pietre preziose. Un’espressione radicata della cultura ornamentale del Sud Italia più che un fenomeno momentaneo.
La vera peculiarità di questo braccialetto sta nel fatto che, come tutti gli oggetti ispirati alla religione, non perde la sua identità e forma, ma rivendica il suo carattere “border-line” tra spiritualità e vanità e viene trasformato nel materiale e nel colore. Corda, rafia, juta, in tinte naturali come il beige o verde khaki oppure fluo come il fucsia e lime. Tipico del Messico, dell’Ecuador, del Perù e di altri paesi ancora dell’America Latina, il decenarios è interamente realizzato a mano con una croce all’estremità denominata “Cruz de la vida” (croce della vita). Ogni colore ha il suo significato: rosso è amore, azzurro è armonia, nero è nobiltà, giallo è piacere, arancio è energia. Il sua fascino sta proprio nel poter combinare significati e nuances a piacimento per personalizzare il proprio look. Un vezzo da polso disponibile già da un po’ in alcuni stores multibrand di Napoli o realizzabile manualmente con pochi materiali ed il supporto dei video tutorial che hanno letteralmente riempito il web.