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Erotic line

Per me tu sei così preziosa
così strana e maliziosa
tu, conversazione erotica.
A volte magica e sensuale
a volte estraneamente uguale
all’ideale che c’è dentro me.
Ma preferisco che tu sia
soltanto il frutto della mia
sconsiderata fantasia.
Sei tu l’amore mascherato
di cui conosco solo il fiato
quando esplodi dentro me.

Così cantava Finizio anni fa. E la sua voce si diffondeva sulle nostre spiagge, negli abitacoli delle Fiat Uno, nei vicoli dell’ hinterland più perso e cafonazzo. Cantava di solitudine e frustrazione, di perversione notturna, di sesso telefonico. Di donne che sussurrano frasi proibite, fingendo di spogliarsi, toccarsi, eccitarsi. Come fa Giovy, quarant’anni portati male, labbra alla Parietti cariche di rossetto, orecchini d’argento e capelli consumati dalle tinture. Abbigliamento da teenager. Converse rosse e jeans aderenti, scollatura vertiginosa e occhialoni vintage. Si atteggia ad escort, ma fa varie cose. Linea erotica, cam girl, sesso dal vivo a pagamento. Ragazzi ma anche uomini adulti fra i suoi clienti più affezionati. Racconta le sue conquiste sui social network, i mezzi che usa che accalappiare i malcapitati di turno. Il modo in cui prosciuga i loro conti in banca. A volte la contattano anche gli amici quindicenni del figlio chiedendole spettacoli privati. Ma lei si rifiuta. O almeno così dice. Ha un’agenda piena di impegni. Va su e giù per la provincia di Napoli e a volte si muove in coppia con un amico, fanno giochi a tre per uomini danarosi, pronti a sborsare anche più di mille euro per una notte alternativa. Il suo sguardo non è per niente sensuale mentre parla. Sembra più un animale ferito dalla vita, una iena che consuma in silenzio pasti a base di ossa spolpate. Ma si vede che non è cinica, che è rimasta umana. Dietro  quella corazza che nel tempo si è cucita addosso c’è una persona che soffre, con degli occhi neri e tristi, con la testa di una bambina cresciuta male. Con la voce ammaliante che fa innamorare e manda in estasi chi cerca un pò di svago, un diversivo alla cappa di noia che ogni giorno diventa sempre più opprimente.

Lei
la voce sua mi prende e poi
mi porta via
ed io non so se è una bugia
ed io non so se è stata mia.

 

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