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Giardini da Re, a Capodimonte un corso per giardinieri dei palazzi reali

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A Capodimonte si diventa giardinieri d’arte: al via il corso biennale dedicato al Restauro di Giardini, Parchi e Siti Unesco. Un progetto, particolarmente innovativo ed ambizioso, risultato di una cooperazione interistituzionale tra Regione Campania, Museo e Real Bosco di Capodimonte e Reggia di Caserta, che porterà nei giardini dei due siti UNESCO gli allievi della ITS BACT Academy, dedicato alle tecniche e alle tecnologie di manutenzione e restauro del verde, con la immediata applicazione sul campo dei futuri Tecnici Superiori. L’iniziativa è stata realizzata con l’intervento del Gabinetto del Presidente, dell’Assessorato alla Formazione  e con gli Uffici della Programmazione Unitaria della Regione Campania, nella prospettiva di migliorare l’attrattiva e la competitività territoriale e l’avvenire dei giovani, offrendo loro concrete e diversificate opportunità occupazionali.

Il corso – Primo al Sud, c’è un precedente solo alla Venaria Reale di Torino, una vera e propria  task force specializzata nella cura, il ripristino e la gestione del patrimonio verde, prevede anche il coinvolgimento di  esperti nelle più avanzate tecnologie del Restauro e delle Scienze Agrarie, rappresentanti delle mondo accademico e professionale, realizzando percorsi formativi in grado di rispondere alle reali esigenze del territorio e delle aziende. Previste 1800 ore di apprendimento, di cui più della metà sul campo, con pratica di restauro del Giardino da svolgersi nei due siti Unesco, a contatto diretto con le problematiche connesse alla tutela e alla gestione del verde storico. Venti diplomati e laureati, selezionati tra 240 candidati frequenteranno nei prossimi due anni il corso per Tecnico Superiore dedicato al Restauro di Parchi e Giardini Storici. Previste molte ore di lezione frontale per approfondire la Storia dei Parchi e dei Giardini, fondamenti di disegno e rilievo, botanica e agronomia, ingegneria ambientale e lo studio delle tecniche più innovative e tecnologicamente più avanzate per la manutenzione del verde. Previste, poi, le ore dedicate al lavoro sul campo e 75 giorni all’anno tra giugno e settembre di stage alla Reggia di Caserta e nel Bosco di Capodimonte. Il corso farà da apripista per la creazione di una Smart Academy sul restauro 4.0 di parchi e giardini storici, prospettando la formazione di una figura professionale di responsabile della conduzione di un cantiere di restauro di giardini, parchi e Siti Unesco.

I futuri giovani giardinieri e la soddisfazione dei direttori dei siti - Giovanna Sessa,  laureata in architettura, viene da Caserta e dopo la maternità ha deciso di ricominciare dalla formazione sui giardini storici; Alessandro Cirillo, architetto del paesaggio napoletano, Emanuele Stanzione, laureato in agraria e laureando in Filosofia; Carlo Sorrentino e Tatiana Panico,  con diploma in perito agrario. Questi, solo alcuni dei 20 ragazzi, di cui 6 donne, selezionati tra 240 candidati.  Sylvain Bellenger, direttore Museo e Real Parco di Capodimonte: <<Oggi si realizza finalmente un sogno. Il Giardino per noi è come una pittura, una scultura, è una vera opera d’arte e così la trattiamo, non parliamo mai di manutenzione del verde, ma di restauro; gli alberi sono i nostri capolavori del bosco e hanno bisogno di cure quotidiane>> Mauro Felicori, direttore della Reggia di Caserta: <<Solo la buona formazione crea occupazione e io, da bolognese, mi fido molto degli ITS, istituti in grado di fornire un’elevata formazione non universitaria post diploma>>.

 

Il giardiniere d’arte – E’ un professionista che opera nel settore della sistemazione di parchi, giardini e aiuole, in grado di realizzare interventi per la conservazione, il rinnovamento, il rifacimento di elementi, spazi, architetture vegetali del giardino, padroneggiando tecniche, materiali e modalità di messa a dimora, cura, prevenzione e rigenerazione degli elementi vegetali. Figure lavorative dotate di competenze specifiche, in grado di valorizzare giardini e parchi storici su un piano culturale, come bene immateriale capace di muovere un turismo consapevole attento alla bellezza del patrimonio storico, culturale e architettonico.