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Giuseppe Manigrasso Al Blu di Prussia

 

 

Inaugurata il 14 dicembre Al Blu di Prussia, spazio multidisciplinare in via Filangieri 42, l’esposizione delle opere dell’artista d’avanguardia Giuseppe Manigrasso.
Manigrasso nasce a Taranto nel 1947 ma è a Napoli che diventa artista, performer, designer, regista, pittore ed infine scultore, utilizzando ogni strumento creativo utile ad esprimere il proprio estro. Qui entra in contatto con gli artisti e gli operatori culturali che resero la città di Napoli un punto di riferimento importante nell’arte d’avanguardia internazionale. Tra questi vanno menzionati Deli Pezzullo, Salvatore Pica, Fabrizio Mangoni e l’amico Fabio Donato.
La mostra, che sarà aperta al pubblico fino al 7 gennaio 2012, prevede l’esposizione di trentadue sculture in creta raffiguranti personaggi illustri dell’ambiente culturale partenopeo degli anni settanta, quello che l’artista, definito <<un poeta visivo>> dal critico Mario Franco, ebbe l’opportunità di conoscere a partire dal 1963, anno in cui si iscrisse alla facoltà di architettura di Napoli. Tra i busti vi sono, infatti, giornalisti, galleristi, scrittori, architetti, professori, critici verso i quali Manigrasso nutre un forte coinvolgimento emotivo e professionale. Le opere dunque non hanno una finalità puramente ritrattistica, piuttosto rappresentano il sentimento con cui la sensibilità dell’artista percepisce tali personalità.
Giuseppe Manigrasso dieci anni fa ricomincia a lavorare la creta, materiale da sempre presente nella sua vita (a Grottaglie suo nonno aveva un laboratorio di artigianato), realizzando cinque serie di sculture, l’ultima delle quali è esposta nella mostra Al Blu di Prussia. La prima serie rappresentava donne celebri napoletane, la seconda donne illustri americane, la terza presidenti italiani, lavoro che lo ha coinvolto molto anche dal punto di vista socio – politico, la quarta raffigurava presidenti americani.
L’esposizione rappresenta il compimento di un percorso artistico durato all’incirca un decennio. Tra le opere più recenti vi sono il busto di Mario Pellegrino e dell’architetto Giuseppe Mannaiuolo. Alcune opere si presentano in creta grezza, altre ricoperte da una sorta di vernice bianca, porcellanata, da cui traspaiono suggestive sfumature rosate per effetto della creta sottostante.
Durante la mostra verrà proiettata anche una video – biografia dell’architetto – scultore realizzata da Bruno Aymone.
La galleria d’arte Al Blu di Prussia è la cornice ideale per un simile evento, ricreata da Giuseppe Mannaiuolo sulle orme di quella più antica realizzata dallo zio Guido, che nel dopoguerra rese questo spazio uno dei maggiori centri della cultura figurativa napoletana.
E’ con la speranza che un tale passato possa riappropriarsi del nostro presente che riportiamo le parole di Mario Franco: « Poeta dello spazio, Giuseppe Manigrasso ha rivolto la sua creatività verso la scultura, come se lavorare con la creta servisse a ridare vita alle persone, a darne contorni di verità, di originalità, non di riproduzione della realtà, ma interpretazione della vita stessa».

 

   

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