Print This Post

HABEMUS PAPAM

Un conclave riunito per l’elezione di un pontefice che, a poco a poco – tra consigli su farmaci antidepressivi, improvvisate terapie di gruppo, partite a carte e tornei di pallavolo – riporta alla mente quell’Oregon State Hospital in cui Milos Forman girò Qualcuno volò sul nido del cuculo.

Contribuisce il papa neoeletto, il cui sottrarsi al ruolo assegnato sembra implicare necessariamente il “declassamento” ad una sorta di malato di Alzheimer.

Una ridda di comparse e comprimari  presepiali accompagnano Michel Piccoli fino all’abdicazione.

Nel lavoro – da molti definito più maturo – di Nanni Moretti, si scorge solo un tentativo mal riuscito di umanizzazione, che declina spesso in ridicolizzazione.

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>