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I 9 paradossi (più 1) delle personalità creative

teresa montesarchio cittadelmonte creativitàGli individui creativi sono persone fuori dal comune per la loro abilità di adattarsi a diversi contesti e di gestire qualsiasi situazione sia necessario gestire per raggiungere i propri obiettivi. Per essere capaci di fare ciò, le persone creative sono dotate di una personalità complessa, poliedrica, che vede la compresenza di caratteristiche che comunemente non ritroviamo associate nelle persone, in quanto vengono considerate mutuamente escludentesi.

Avere una personalità complessa significa essere capaci di esprimere l’intero range di tratti potenzialmente presenti nel repertorio umano, ma che usualmente si atrofizzano nelle persone, poiché il giudizio induce le persone a ragionare per estremi: si pensa, così, che un estremo sia buono e l’altro cattivo. Molti di noi hanno un lato oscuro represso che rifiutano di riconoscere. Le persone molto ordinarie, ad esempio, desiderano essere spontanee, mentre le persone sottomesse desiderano essere dominanti. Fino a quando misconosciamo queste zone d’ombra, non saremo soddisfatti. Ma solitamente lo facciamo e combattiamo contro noi stessi, nel tentativo di essere all’altezza di un’immagine che distorce il nostro vero essere. Una personalità complessa è in grado di muoversi da un estremo all’altro in base ai contesti.

Di seguito sono elencate 9 caratteristiche paradossali delle persone creative individuate dallo psicologo Mihaly Csikszentmihalyi durante la sua pluridecennale esperienza nella ricerca sulle personalità creative: vediamo quali sono!

1. I GENI E L’AMBIENTE
La creatività è facilitata da una predisposizione genetica per un campo specifico: una persona il cui sistema nervoso è più sensibile ai colori e alla luce, sarà avvantaggiata nell’arte visiva, mentre una persona nata con qualità vocali perfette ed orecchio musicale avrà predisposizione per la musica. Essendo migliori in campi specifici, queste persone diventeranno più profondamente interessate ai suoni o ai colori, impareranno di più su questi argomenti e, di conseguenza, saranno in una posizione vantaggiosa per apportare innovazione nel campo della musica o dell’arte visiva. Per quanto riguarda la scienza, nonostante molti grandi scienziati sembrano essere stati attratti dai numeri e dalla sperimentazione sin da bambini, pare vi sia poca relazione fra il talento espresso nell’infanzia e la creatività nel campo delle scienze in età adulta. Ad ogni modo, uno speciale vantaggio sensoriale potrebbe essere responsabile per lo sviluppo di un interesse precoce in un campo specifico, che è certamente un ingrediente importante della creatività. Ma i geni non sono tutto: una persona ha anche bisogno di avere possibilità di accesso al campo di propria predilezione e la fortuna gioca un grande ruolo. Essere nati in una famiglia benestante o aver frequentato buone scuole, aver avuto buoni mentori e guide ovviamente rappresenta un grande vantaggio. Ma nemmeno la fortuna è tutto: molte persone creative hanno mostrato coraggio e determinazione straordinari nell’aprirsi da sole un varco in un campo anche quando la fortuna non era dalla loro parte.

2. L’ATTIVITA’ E IL RIPOSO
Gli individui creativi hanno tanta energia fisica. Lavorano per tante ore, con grande concentrazione, proiettando un’aura di freschezza e di entusiasmo. Ma l’energia di queste persone è internamente generata ed è dovuta più alle loro menti focalizzate che alla superiorità dei loro geni. Le persone creative non sono necessariamente iperattive: infatti, riposano spesso e dormono tanto. Ma quando lavorano, la loro energia è sotto il loro pieno controllo. Quando necessario, le persone creative sanno focalizzare le proprie risorse energetiche sul compito, come un raggio laser. Quando non è così, subito cominciano a ricaricare le batterie. Considerano, infatti, l’alternanza fra attività e ozio molto importante ai fini del successo nel loro lavoro.

3. L’INTELLIGENZA DISCRETA
Gli individui creativi tendono ad essere intelligenti, ma non eccessivamente. Una bassa intelligenza può minare la creatività, ma essere intellettualmente brillanti può, ugualmente, essere di detrimento alla creatività. Le persone con un alto quoziente intellettivo, infatti, possono essere eccessivamente auto-compiacenti: sicure della propria superiorità mentale, perdono ogni tipo di curiosità, essenziale per creare qualcosa di nuovo.

4. LA CONVERGENZA E LA DIVERGENZA DI PENSIERO
Le persone che apportano novità in un campo specifico, sembrano essere capaci di usare bene due stili opposti di pensiero: quello convergente e quello divergente. Il pensiero convergente riguarda il risolvere problemi razionali e ben definiti che prevedono una sola risposta corretta. Il pensiero divergente si utilizza per quei problemi che hanno diverse possibili soluzioni, fra le quali nessuna di esse può essere considerata corretta all’unanimità: è l’abilità di generare una grande quantità di idee, di muoversi da una prospettiva all’altra e di produrre inusuali associazioni di pensiero. Il pensiero divergente non è molto utile senza la capacità di discernere una buona idea da una cattiva idea e la selettività richiede la capacità di pensiero convergente. Molte persone creative, ad esempio, fra tutte le idee che producono -grazie al pensiero divergente- hanno solo due o tre idee buone in tutta la propria carriera -selezionate grazie al loro pensiero convergente- ma sono così buone che le tengono impegnate per tutta la loro vita.

5. LA GIOCOSITA’ E LA DISCIPLINA
Un ulteriore tratto paradosso si riferisce alla combinazione correlata di giocosità e disciplina. Un atteggiamento giocoso e leggero è tipico delle persone creative, che sono, però, anche ostinate e perseveranti, in quanto sanno bene che il lavoro duro è necessario per condurre una nuova idea a compimento e superare gli ostacoli che, in quanto persone creative, inevitabilmente incontrano. Le persone creative alternano immaginazione e fantasia da un lato e un radicato senso di realtà dall’altro. Si staccano dal presente senza perdere contatto con il passato, essendo ben consapevoli dei contributi degli studiosi che le hanno precedute. Sono anche consapevoli del ruolo che la fortuna ha giocato nei propri risultati. E sono tipicamente tanto focalizzate sui progetti futuri e le sfide del presente che i loro risultati passati, non importa quanto eccezionali, non hanno grande importanza per loro. Allo stesso tempo, le persone creative sanno che, in confronto agli altri, hanno ottenuto grandi risultati. Così nutrono un protettivo senso di sicurezza in se stesse.

6. L’INTROVERSIONE E L’ESTROVERSIONE
Le persone creative mostrano anche caratteristiche sia di estroversione che di introversione. Tipicamente ognuno di noi tende ad essere o introverso o estroverso, preferendo essere o immerso nella folla o tenersi al di fuori di essa. Le persone creative, invece, sembrano esprimere tratti opposti allo stesso tempo. Le persone creative sono anche capaci di gestire il paradosso fra ambizione e altruismo. Sanno essere spontaneamente ambiziose ed aggressive, ma anche disposte a subordinare il proprio comfort personale e la scalata al successo per il prossimo, quando lo ritengono opportuno.

7. FEMMINILITA’ E MASCOLINITA’
Le persone creative sono anche psicologicamente androgine, in quanto sanno interagire con il mondo in termini di un più vasto e ricco spettro di opportunità. Le persone creative non possiedono solo la forza del proprio genere sessuale, ma anche quella del genere sessuale opposto. Ad esempio, le ragazze creative spesso tendono ad essere più dominanti e tenaci delle altre ragazze e i ragazzi creativi sono più sensibili e meno aggressivi degli altri ragazzi della stessa età. Similmente, donne creative, sia artiste che scienziate, tendono ad essere più assertive, sicure di sé e apertamente aggressive rispetto a quanto lo siano tipicamente le altre donne e, allo stesso modo, gli uomini creativi presentano tratti tipicamente femminili, mostrando, ad esempio, preoccupazione per la propria famiglia e sensibilità ad aspetti più sottili dell’ambiente che li circonda.

8. IL PROGRESSISMO E IL LIBEREALISMO
È impossibile essere creativi senza aver prima interiorizzato le regole della propria cultura e, per essere in grado di innovare il proprio ambiente, una persona deve credere nell’importanza di quell’ambiente, per poterne apprendere le regole di funzionamento. Di conseguenza, la persona creativa deve essere in una certa misura tradizionalista: una persona non può essere creativa senza essere sia tradizionalista, conservatrice e, allo stesso tempo, ribelle e iconoclastica.

9. LA RAGIONE E LA PASSIONE
La maggior parte delle persone creative è estremamente appassionata del proprio lavoro, ma riesce ad essere anche estremamente obiettiva su quanto sia buono. La passione è necessaria per sostenere l’interesse in un compito difficile, ma senza l’obiettività, il lavoro potrebbe mancare di credibilità e non trovare consenso.

Infine…

L’apertura e la sensibilità delle persone creative spesso le espone ad un ultimo paradosso: provare sofferenza e dolore, ma anche grandi dosi di divertimento. La loro grande sensibilità può causare vulnerabilità e ansie che non si riscontrano nel resto delle persone. Ma forse la qualità più importante delle persone creative è l’abilità di godere del processo di creazione in sé. Ed è per questo che le persone creative spesso lasciano andare carriere più lucrative per restare focalizzate su ciò che gli piace fare.

Se sei una persona creativa, ti riconoscerai sicuramente in molte di queste caratteristiche apparentemente paradossali. In effetti, per essere creativi e fuori dal comune, le persone non possono che essere non canoniche, uscire fuori dagli schemi e mostrare la propria diversità e unicità, nel senso più nobile e meraviglioso del termine. Caratteristiche di cui andar fieri, così come sostenuto anche dalla scienza!

Fonte:

Mihaly Csikszentmihalyi (2013) Creativity: The Psychology of Discovery and Invention. New York: HarperCollins.