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Idee per gli italiani del duemila

Carlo Cattaneo – Giuseppe Mazzini. Idee per gli italiani del duemila.
a cura di Cosimo Ceccuti e Luigi Tivelli
Rubbettino editore.
14,00 euro
Una raccolta di pensieri di due fra i maggiori intellettuali del Risorgimento italiano. Il libro curato da Cosimo Ceccuti e Luigi Tivelli è una summa di pagine estrapolate dalle più importanti opere di Giuseppe Mazzini e Carlo Cattaneo.
Rivivendo il passato con l’occhio di chi, oggi, vive una crisi d’identità e dello spirito d’appartenenza alla Nazione molto forti, si cerca di dare spunti utili per comprendere la realtà attuale.
Dalla sfera privata dell’individuo a quella del combattente per la patria, dallo Stato alla morale. Mazzini viene riportato in auge con i suoi scritti che diedero i natali alla Giovine Italia, con il Manifesto degli affiliati all’associazione di stampo massonico che vide il fenomeno dilagare in tutta Europa. Giovine Italia e Giovine Europa, indipendenza e unità nazionale ma, soprattutto, Repubblica. L’ideale mazziniano che ai tempi veniva visto con molto sospetto dalla società è nel libro di Ceccuti rivitalizzato fino a risvegliare nel lettore l’attenzione per i valori sacri, la Nazione e la famiglia, di cui il patriota genovese aveva parlato nel suo I doveri dell’uomo.
Ma il libro raccoglie anche le vicende dell’Italia del 1848 in preda all’ondata rivoluzionaria per scacciare l’oppressore straniero, vissuta dal teorico e padre del federalismo italiano, Carlo Cattaneo. Passi di notevole levatura politica tratti dal suo Politecnico sono messi a raffronto con la situazione attuale dell’Italia. Rileggendo i pensieri dell’intellettuale milanese – messi su carta in epoca posteriore alla sua partecipazione alle Cinque Giornate di Milano e poi all’avvento del Regno d’Italia sotto lo stemma di Casa Savoia – sembra quasi di ritrovarsi nello spirito odierno delle comunità locali, vittime del federalismo fasullo messo in scena dalla recente riforma.
Le leggi del Regno, l’ordinamento dei Comuni e la vicinanza dello Stato ai cittadini del piccolo borgo sono i cavalli di battaglia del Cattaneo adirato e deluso dall’impronta accentratrice del Piemonte, ma al contempo moderato e riformista rispetto al rivoluzionario e impulsivo Mazzini.
Il confronto fra i due fornisce al lettore una serie di idee utili per ripartire dalle origini della Nazione e ricostruire l’Italia.

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