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Il mondo online questo (s)conosciuto: le dichiarazioni di uno degli autori

Intervista di Barbara Gravina all’ “autore anonimo”

<<Il mondo on line questo (s)conosciuto è nato quasi per gioco durante una lunga conversazione telefonica con Mimosa Martini, che ha creduto da subito in questo progetto unitamente con Giancarlo Bruschini. Da solo non sarei stato in grado di poter redigere un libro sia per esperienza sia per tempo. A quel punto, il mio carissimo amico Albert si offrì di darmi supporto in modo del tutto paritetico, ovvero scrivendo insieme i capitoli e confrontando anche le nostre idee e le nostre visioni del mondo online.

 Man mano che scrivevamo ci rendemmo conto come già due persone hanno delle visioni diverse dell’online. Una cosa è certa: questo saggio non vuole demonizzare certamente internet, ma vuole fare in modo che si comprenda meglio il suo utilizzo.

Per capire bene la rete e il suo utilizzo network ci siamo, come dire, immersi in questo. Entrambi, anche se in modo diverso, abbiamo vissuto il mondo della rete, incontrando vari interlocutori di vario genere ed estrazione sociale: chi usa la rete per lavoro, chi per diletto e chi , accomunati da grande solitudine e  dalla voglia di conoscere persone, gestisce il Dr Jeckil e il Mr Hide mediante internet. Quest’ultima tipologia è quella che ha scaturito la più forte curiosità. Forse è che ognuno di noi ormai ha cosi poca voglia di comunicare che tutto questo accade? E’colpa della frenesia della società moderna che si sente mancanza di comunicazione e di contatto personale? E’ per questo che cerchiamo qua e là surrogati di amicizia e relazioni interpersonali su chat e social network?  È forse questa irrefrenabile di voglia di fantasticare a permettere che nella stessa famiglia si usi la rete in modo inconsapevole?

Un’altra riflessione è come mai molti di questi soggetti delle chat line hanno tanta voglia di scrivere e poca di parlare, di guardare negli occhi. Scoprimmo dopo per esempio come tanta gente si astiene da conversare telefonicamente, perchè il virtuale ti permette di disegnarti un soggetto, una immagine, una voce, un modo di fare che ti spaventa ascoltare perché forse quella voce non è quella che hai sognato ed immaginato.

Come mai nelle chat line e nei social network si mente?  In realtà è un gioco virtuale: voglio apparire ciò che non sono ma mi piacerebbe essere, allora mi chiedo e vi chiedo, se si mente su cose banali come può essere il nome o la data di nascita, quanto più grande è la menzogna su fatti ancora più rilevanti? E possiamo fidarci di costoro ? Ci siamo spesso stupiti di soggetti che in televisione apparivano “pecore condotte al macello” ma in realtà erano assassini o serial killer, e come mai non ci stupiamo di questi soggetti, che certamente non sono paragonabili ad assassini, ma è come quelli sopra citati il nostro vicino di casa, che di giorno è un impiegato o un insegnante intransigente, ma davanti alle chat line è un soggetto diverso? E’ solo un dare libero sfogo alla fantasia?

E’ tuttavia vero che c’è chi sposa, ci sono amicizie nate in internet, anche qui come tante altre cose si parla di uno strumento che può portare alla nascita di belle sensazioni, di amori e perché no, di famiglie. Il difficile è superare il gradino della conoscenza virtuale e passare a quella reale. Non sarebbe meglio definire contatti coloro che sono a noi collegati in MSN o social network, invece di dire “amici”? Ancora siamo in grado di definire cos’è l’amicizia ? Quello splendido rapporto tra due soggetti che seppur vedendosi poco si parlano spesso e hanno sempre cose da dire,che quando si vedono sono felici perché si raccontano di tutto e di tutti.

Ma la rete è anche un luogo dove a seconda dello stato d’animo puoi rimanere intrappolato da siti che credi di essere informativi e scopri poi che sono siti di vendita, che offrono “unguenti miracolosi”. Vi è un incremento notevole di siti di scommesse ed è ovvio maggiore è il disagio economico maggiore è il numero di siti che fanno credere che con pochi euro puoi diventare milionario.

Quando eravamo ragazzi fare un riassunto era leggere un libro, magari con altri, e poi scrivere quello che avevamo capito. Certamente internet ci permette di leggere molti libri in poco tempo, ma invece siamo tentati sempre più spesso di fare come si dice in gergo “copia e incolla” senza aver, ahimè, spesso capito cosa stiamo leggendo o facendo.  Internet porta spesso a studiare “col cervello degli altri”, non permette sempre una riflessione critica ed è facile trovare tesi e tesine già fatte, ma da altre persone. Così facendo si impedisce alla mante di elaborare, di assorbire, meditare e creare un punto di vista critico.

Internet è uno strumento prezioso, importante, che molto rapidamente permette a tutti di avere notizie, uno strumento di enorme conoscenza, questo è internet: uno sguardo sul mondo ed è nato per permettere a tutti di avere una conoscenza immediata e rapida>>.

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