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Il Presepio di Jimmie Durham in mostra al Madre

Presepio Jimmie Durham

In occasione delle festività natalizie una nuova opera entra nella collezione del museo Madre a Napoli: Presepio, dell’artista, scrittore e attivista politico Jimmie Durham. Opera, concepita appositamente per il Madre nell’ambito del progetto  Per_formare una collezione, ed esposta nella Sala Clemente.

Presepio - Rispetta la caratteristica configurazione del Presepe Napoletano, in cui la nascita del bambino Gesù è ambientata nello scenario della città contemporanea e l’area del presepe è attorniata da numerose figure popolari, la cui caratterizzazione estetico-formale ha assunto, nel tempo, una grande pregnanza simbolica. In quest’opera Durham riesce a rievocare la storia di una fra le più antiche tradizioni artigianali campane e a rendervi omaggio, conferendo al presepe una spiritualità arcaica e intima. Al contempo vi condensa il suo stesso percorso artistico dominato dall’uso della pietra e del legno, seguendo il principio secondo cui la forza di una scultura risiede nella derivazione diretta dalle potenzialità della materia utilizzata per realizzarla. Nel Presepio di Durham le strutture portanti sono costituite dalla pietra, dal legno – un frammento di una radice d’ulivo che diviene il cuore pulsante della scena, il fulcro attorno al quale tutti i personaggi si raggruppano nella celebrazione del più naturale degli eventi umani, una nascita, che nell’abbagliante semplicità del suo accadimento riesce a cambiare le sorti del mondo più di qualsiasi altro evento rivoluzionario.

Jimmie Durham - nativo di Arkansas,  è un artista, saggista, poeta e attivista politico. Dopo aver studiato arte a Ginevra, nel 1973 Durham torna negli Stati Uniti e diviene un attivista dell’American Indian Movement, associazione a sostegno dei diritti dei Nativi Americani. In questi anni si dedica esclusivamente all’attività politica e diviene direttore dell’International Indian Treaty Council e rappresentante delle Nazioni Unite. Dopo un decennio d’intensa attività politica Durham si trasferisce a New York e riprende contatto con l’ambito delle arti visive. Dopo aver vissuto alcuni anni in Messico, nel 1994 l’artista è di nuovo in Europa e questa forma di esistenza nomadica fa sì che, nel suo lavoro, diventi centrale il tema del dinamismo delle forme con cui l’uomo risponde ai bisogni più essenziali, insieme con una disamina critica della supposta unitarietà dell’identità individuale e culturale.

I materiali utilizzati dell’artista – Tra le materie ricorrenti nella pratica scultorea, installativa e performativa di Durham ritroviamo la pietra e il masso, che assumono un valore simbolico o svolgono un’azione plastica. In molte sue opere i simboli della contemporaneità e del benessere (mobilio, frigoriferi, automobili o aerei), appaiono schiacciati sotto il peso di pietre e massi, che Durham ha descritto come riferimenti all’architettura, una disciplina che l’artista interpreta criticamente come struttura che ci illude di vivere nella stabilità e che, in contrasto con la natura, crea invece un ordine che spinge gli uomini a una ripetitività infinita di gesti e consuetudini.

Per_formare una collezione -  Un progetto che permette di costruire una collezione in divenire che si articola in molteplici dimensioni: quella di far vivere il museo come luogo di ricerca, approfondimento, confronto, (ri)discussione, partecipazione, quella di raccontare episodi significativi di una storia dell’avanguardia culturale a Napoli, in Italia e nel mondo, e quella di costruire ipotesi su come ripensare le funzioni stesse di un museo d’arte contemporanea oggi, in relazione ad una collezione permanente ma dinamica, attiva, in divenire, soggetta sempre ad ulteriori punti di vista e spunti critici.La collezione del Madre è vissuta quindi come storia condivisa con la comunità a cui il museo si rivolge e in cui la comunità, facendone parte, si può riconoscere, assumendo lo sguardo degli artisti come chiave di lettura che lega fra loro passato, presente e futuro, tutela della memoria e costruzione di nuova identità. Il progetto mira a declinare una collezione stratificata su più temi, generazioni e approcci, una collezione che, come un organismo vivente, cresce e si articola nel tempo.

Matronato alla Carriera -  È un riconoscimento a persona fisica o giuridica che, attraverso la propria opera o attività, si sia distinta nella promozione, nella diffusione, nella fruizione o nella preservazione delle opere contemporanee di arte visiva, o abbia comunque dato particolare lustro ed impulso alla cultura contemporanea. La Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee ha deciso di conferire il  titolo a Jimmie Durham, con una cerimonia che si terrà nella primavera 2017, che sarà accompagnata da una Laudatio in onore dell’artista, tenuta da Carolyn Christov-Bakargiev,  direttore della GAM-Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e del Castello di Rivoli_Museo d’Arte Contemporanea.

Museo – museo d’arte contemporanea Donnaregina si trova nel cuore storico di Napoli, sulla “via dei Musei”, a pochi metri dal Duomo, dal Museo Archeologico Nazionale e dall’Accademia di Belle Arti (Galleria d’Arte Moderna), lì dove si sviluppa l’antico quartiere di San Lorenzo. 7200 mq di spazi espositivi, con installazioni site-specific, opere della collezione ed esposizioni temporanee.