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Il tumore al seno

Recentemente ha destato scalpore la decisione estrema di una delle dive più famose e belle del pianeta. Si tratta dell’attrice Angelina Jolie, che ha deciso di ricorrere a una doppia mastectomia per ridurre il rischio di ammalarsi di una forma di tumore molto aggressiva a cui la predisponeva un particolare gene ereditato dalla madre, morta dopo anni di lotte per contrastare il cancro.

Sulla necessità dell’asportazione del seno in casi come questi, la comunità scientifica ha espresso pareri contrastanti, ma la maggior parte degli oncologi consiglia di sottoporsi, anziché ricorrere a rimedi tanto drastici, a controlli periodici che garantiscono interventi tempestivi in caso di lesioni pre-cancerose, affinchè queste non si trasformino, nel tempo, in un tumore.

La prevenzione si basa sull’adozione di sane abitudini alimentari e sull’eliminazione del fumo, fattore risaputamente cancerogeno. Anche l’allattamento, qualora sia possibile, svolge una funzione protettiva verso le trasformazioni neo-plastiche. La diagnosi precoce si basa invece su due esami fondamentali: la mammografia, che va fatta dai 50 anni in poi ogni 2 anni e anche prima se in famiglia ci sono casi di tumore al seno, e l’ecografia, consigliata alle più giovani, che spesso sviluppano noduli benigni, ma comunque da tenere sotto controllo. Efficace è anche l’autopalpazione, tecnica fai da te che permette di individuare anomalie delle proprie mammelle, tecnica che però non va mai sostituita allo screening medico.

 

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