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La Classe, un romanzo contro la discriminazione

classe

La classe

Christina Dalcher

Nord

2020

pp. 416

18,60 euro

La Classe è il nuovo romanzo diChristina Dalcher, edito da Nord e pubblicato nel novembre del 2020.

Christina Dalcher è laureata in Linguistica alla Georgetown University con una tesi sul dialetto fiorentino.

Ha insegnato italiano, linguistica e fonetica in diverse università.

Nel 2018 l’editore Nord pubblica in Italia il suo primo romanzo: Vox

Trama: In America è introdotto all’interno delle scuole il sistema Q: sulla base di test e sulla condotta, gli studenti sono smistati in scuole diverse in base al loro risultato.

Gli alunni brillanti si potranno iscrivere alle Scuole Argento, le più difficili, e non saranno più rallentati negli studi dagli studenti mediocri o dai bulli.

La Scuola Verde, invece, accoglie coloro che al Q hanno ricevuto valutazioni nella norma.

Gli studenti peggiori, le così dette mele marce, sono portati nelle Scuole Gialle e allontanati dalle famiglie.

Il test Q è ripetuto una volta al mese: non bisogna mai perdere la concentrazione.

Elena Fairchild ha partecipato all’elaborazione del sistema Q, inizialmente era entusiasta di essere stata d’aiuto per lo sviluppo di una società più equa, ma con il passare del tempo le sorgono in mente dei dubbi riguardo le sue idee e le sue scelte.

Il suo cambiamento di prospettiva è dovuto al fatto che i ragazzi portati nelle Scuole Gialle ci rimangono per sempre, senza che i genitori abbiano più notizie di loro.

Perdipiù la figlia di Elena, di soli nove anni, che ha avuto un punteggio molto basso al test, è portata repentinamente in una Scuola Gialla.

Elena per raggiungerla sbaglierà di proposito il test Q per insegnati, in modo tale da passare dalla Scuola Argento alla Scuola Gialla.

Particolarità della società Q: è possibile vivere in un mondo in cui si è valutati solo per il proprio IQ?

La storia di Elena sembra proprio suggerire il contrario.

Tutta la società è suddivisa in base a questo sistema.

Anche quando i ragazzi terminano la scuola, il loro futuro è segnato dal punteggio del test.

Solo i migliori possono entrare in College importanti e potranno auspicare ad una buona posizione lavorativa e a una vita agiata.

Simbolo di questa nuova politica sociale è il Comitato Famiglie Migliori, il cui lavoro si intreccia con quello del reparto Genetico: ogni futura madre è costretta a fare l’esame Q sul feto

Quasi come in un regime nazista, si progetta la possibilità di eliminare prima della nascita tutti quei feti che non superano il test.

Temi: All’esterno la società Q sembra articolata in nome della giustizia: non esistono più raccomandazioni, ognuno ha il posto che merita e in più, tutti coloro che rappresentano un elemento di disturbo per gli altri, sono allontanati.

Il romanzo distopico propone tematiche che, per quanto irrealistiche, non sono lontane da ciò che accade oggi giorno.

Gli studenti sono valutati sulla base dell’Università che hanno frequentato, molto spesso sono sottoposti a test a crocette che tolgono la possibilità di elaborare pensieri soggettivi.

Christina Dalchercerca di fare leva sull’umanità dei lettori e della società, tramite un linguaggio forte e allo stesso tempo emotivo: è necessario tenere sempre a mente gli eventi passati, in cui era la presente la discriminazione, per evitare che si possano ripresentare in futuro.