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La Parola che unisce, convegno ecumenico alla Facoltà Teologica per i 500 anni della Riforma

da destra verso sinistra: Kirsten Thiele, Riccardo Burigana, Valdo Bertalot

da destra verso sinistra: Kirsten Thiele, Riccardo Burigana, Valdo Bertalot

Alla Facoltà Teologica di Capodimonte il convegno di studi: La Parola che unisce, nell’intera mattina dell’11 maggio, organizzato dalla stessa Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, dalla Chiesa Evangelica Luterana di Napoli, e dall’Arcidiocesi di Napoli Servizio Ecumenismo, nell’anno in cui le chiese luterane, valdesi, metodiste e tutto il variegato mondo evangelico protestante celebrano, con una sorta di giubileo protestante, i 500 anni della Riforma Luterana. Giornata importante, non solo per la commemorazione che il mondo cristiano protestante riserva all’anno della sua nascita, ma  anche per un segno profondo da incidere nel cammino di riconciliazione e di ricerca comune dell’unità fra la Chiesa cattolica e le numerose comunità protestanti.

Il Programma – La mattinata di studi è iniziata con la visita alla Mostra Bibbia, un vero e proprio museo itinerante, ospitata presso la Facoltà, che raccoglie le più antiche edizioni della Bibbia, tra cui la rarissima prima edizione di Alberto da Castello del 1504, oltre a numerosi manoscritti e reperti antichi. A seguire, l’inizio del convegno, moderato da Monsignor Gaetano Castello, biblista e delegato arcivescovile per l’ecumenismo, con i saluti del professore Gaetano Di Palma, Vice Preside della Facoltà Teologica,  gli interventi della pastora luterana Kirsten Thiele, l’Eredità della Riforma; il professore Riccardo Burigana, direttore del centro studi per l’ecumensimo in Italia, Ripensare alla Riforma; il professore Gaetano CastelloLa Parola che unisce; il dottore Valdo Bertalot, segretario generale della società biblica in Italia, Traduzione e traduzioni. A seguire, dopo un breve saluto del Preside della Facoltà, il professore Domenico Mariafiori,  le riflessioni con i docenti di Sacra Scrittura: il professore Luigi Santopaolo, Tecniche di traduzione in età greco-romana, il professore Antonio Landi,  La parola di Dio non è venuta meno (Rm9,6), il professore Bartolomeno Puca, (Rm1,17) Traduzione o interpretazione?.

La Riforma – Sintetizzarla in poche righe non è cosa facile:  è il movimento religioso, politico e culturale che nacque nel 16mo secolo in Germania e che portò alla frattura della cristianità in diverse comunità, gruppi o sette. Figura centrale fu il frate agostiniano Martin Lutero, da cui prende il nome la Riforma. Tra gli aspetti della religione contro cui si scagliò, vi fu la dottrina delle indulgenze, secondo cui un cristiano aveva la possibilità di cancellare una parte ben precisa delle conseguenze di un peccato attraverso la confessione. La riforma protestante contestò tale dottrina sostenendo che essa non aveva solido fondamento nella Bibbia. Nel mirino anche la messa in latino che escludeva la maggior parte della popolazione dalla comprensione della parola di Dio. Critica inoltre per la corruzione del clero, accusandolo di nepotismo, di concentrarsi sulle attività mondane e di perseguire obiettivi politici ed economici.

L’anniversario – 31 ottobre 1517, data in cui viene affissa sul portone della chiesa del castello di Wittenberg le 95 tesi di Martin Lutero dedicate alla vendita delle indulgenze. Si tratta di una ricorrenza storica che ogni anno diventa un’occasione per affinare l’ottica prospettica verso il futuro e non un motivo per volgere semplicemente lo sguardo in retrospettiva. E per mettere in evidenza la sostanziale e concreta unità del protestantesimo storico europeo.

Papa Francesco e la Riforma – <<Il 2017, anno commemorativo della Riforma, rappresenta per cattolici e luterani un’occasione privilegiata per vivere in maniera più autentica la fede, per riscoprire insieme il Vangelo e per cercare e testimoniare Cristo con slancio rinnovato.  Guardando al futuro, traiamo coraggio dalla nostra testimonianza comune di fede davanti al mondo, impegnandoci a sostenere insieme coloro che soffrono, coloro che sono nel bisogno, coloro che sono esposti a persecuzioni e violenze. Nel fare ciò, come cristiani non siamo più divisi, ma siamo uniti nel cammino verso la piena comunione>>.

Alcuni passaggi degli interventi del Convegno a CapodimonteRiccardo Burigana: <<Questo è un tempo di semina ed un tempo di conoscenza, volto a comprendere i doni a favore dei cristiani. Un tempo che ci aiuta a capire che se già si fanno delle cose insieme, è un traguardo. Stiamo vivendo il tempo della riconciliazione della memoria, perché senza di essa non si costruisce né la pace né la riconciliazione stessa. Proviamo quindi a raccontare la storia, sapendo che siamo frutto di ciò che siamo stati creati; proviamo a salvaguardare il creato, come i cattolici e luterani insieme ci stanno aiutando a fare e a riflettere. Camminiamo per testimoniare la buona novella. Questo tempo di dialogo può aiutare a superare i muri per creare nuovi ponti, su cui i cristiani possano annunziare al mondo il Cristo>>.

 

Valdo Bertalot – <<La traduzione di una Bibbia è una traduzione spirituale. Martin Lutero nella sua traduzione biblica ha rivolto la sua attenzione in modo particolare alla comprensibilità. Si è impegnato a tradurre il tedesco seguendo la lingua popolare, quella che potevano capire i giovani e gli adulti, con la stessa semplicità di un linguaggio usato ad un mercato. La Bibbia è un elemento di divisione e di unione insieme, una norma primaria, un dono fatto alla Chiesa per scoprire la propria vocazione. Il nostro compito è quello di trasmettere il messaggio biblico andando in tutto il mondo a parlare del messaggio del Vangelo>>.