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La triste storia di Maria senza testa

Per scoprire cosa ci nasconde anche stavolta la nostra Napoli camminiamo per le strade più eleganti del centro che ci portano in via Croce Rossa, uno degli angoli più caratteristici della città con i suoi palazzi in stile liberty e villette dai balconcini ornati di fiori. Qui sembra che il tempo si sia veramente fermato. Continuando a scendere lungo questa strada troviamo un bell’arco ricoperto da rami di edera verde che sovrastano una piccola”edicola” dedicata alla Vergine Maria, con tanti fiori e lumini accesi. La sua collocazione in questo posto non è affatto casuale: molti sono pronti a giurare che serviva e tuttora serve a tenere lontani gli spiriti maligni. Gli abitanti del posto ci raccontano che, prima che venisse sistemata la cappellina, qui non c’era pace per nessuno a causa delle continue apparizioni di Maria senz’ ‘a capa e dei suoi fratelli. Si narra, infatti, che, durante la guerra, una certa Maria con tutta la sua famiglia abitasse in un “basso” della strada. Durante i continui bombardamenti, Maria e i suoi fratelli non diedero ascolto ai genitori che li volevano tenere al riparo in un rifugio; i ragazzi erano troppo occupati a voler proteggere quei pochi averi che la guerra gli stava portando via. Rimasero così decapitati dalle schegge di una bomba. Ecco dunque il motivo dell’immagine della Vergine, che, secondo il racconto popolare, fu collocata proprio qui per dare ristoro, consolazione e pace alle anime infelici morte durante la guerra e agli abitanti del quartiere, che dopo la costruzione della cappella dicono di sentirsi protetti e finalmente tranquilli.

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