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Le ripetizioni, un invito ad accettare la parte più buia di noi stessi

 

Le ripetizioni

Giulio Mozzi

Marsilio

2021

pp. 368

euro 17

Le ripetizioni è il romanzo d’esordio di Giulio Mozzi, candidato al Premio Strega 2021, pubblicato da Marsilio a gennaio 2021.

Giulio Mozzi, padovano, ha sempre lavorato nel mondo dell’editoria e della scrittura, pubblicando anche libri per le scuole.

Dal 2002 al 2009 ha curato la narrativa italiana per la casa editrice Theoria e dal 2008 è consulente di Einaudi Stile Libero.

Il suo primo romanzo è Le ripetizioni.

Trama: Il testo propone una struttura narrativa frammentaria, dunque è difficoltoso trarre una trama lineare.

È raccontata la vita di Mario, un quarantenne nato nel 1958, che lavora come consulente editoriale.

Il testo è suddiviso in capitoli, i quali hanno come titolo il nome del personaggio del quale si parla.

Ogni capitolo è indipendente dagli altri, l’unico elemento in comune è la presenza di Mario.

Il protagonista vive tre vite parallele: sta per sposarsi con Viola, nonostante i continui tradimenti della donna; dalla relazione precedente con Bianca è nata una figlia probabilmente sua, Agnese; subisce lo schiavismo sessuale di Santiago.

La vita di Mario scorre lenta, senza che quest’ultimo decida di imporsi sugli eventi per far cambiare rotta al suo destino.

La trama è statica, così come lo sono i personaggi.

Temi: Vi sono temi ricorrenti all’interno dei capitoli.

Innanzitutto ogni rapporto vissuto da Mario è sancito da un legame di sopraffazione, il quale è evidente non solo dalla relazione con Santiago, ma anche da quella con Viola.

Si evince dalle pagine, dunque, la violenza dell’uomo, insita nella sua natura.

È presente una profonda riflessione sui ricordi, che dalle prime pagine del romanzo si estende fino alla sua conclusione.

Il protagonista si chiede spesso se tutti i suoi ricordi siano riportati alla memoria in maniera veritiera.

Questo dubbio rispecchia la narrazione del testo: in ogni capitolo sono presenti delle azioni poco realistiche, come se la storia si adattasse ai ricordi sfocati, nella ricerca di coerenza.

Nonostante la storia di Mario sia ben lontana dalla realtà è, al contrario, molto vicina alla verità.

Il protagonista racconta la sua storia seconda la sua percezione, mostrando la sua natura senza filtri.

Le ripetizioni raccontano la vita di Mario, un uomo troppo debole per accettare la realtà della propria vita, preferendo, così, crearne una nuova.

Il testo è crudo, violento, mette in evidenza tutte le bruttezze dell’animo umano.

Mozzi invita il lettore ad accettare il lato più buio di noi stessi e di imparare a convivere con esso.