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Madre, gli artisti ritirano le opere

Il Madre, Museo d’arte contemporanea di Napoli, sta diventando un corridoio vuoto. Secondo piano chiuso, nessun progetto di riqualificazione in corso e gli artisti decidono così di ritirare le proprie opere. Gli ultimi della lista sono stati Tatafiore e Longobardi. Ma purtroppo questa lista è destinata ad allungarsi. Già in tanti hanno deciso di andarsene pacificamente: gli artisti ormai non guadagnano più neanche la visibilità. Per loro è meglio accettare il fallimento del progetto e vendere le opere a collezionisti e musei all’estero che sembrano molto interessati ad acquistarle.

È lunga la lista degli artisti che hanno deciso di sabotare il progetto: tra questi figurano nomi illustri dell’arte contemporanea quali Fontana, Warhol, Manzoni, Serra. Il conto è più veloce se vogliamo esaminare quello che resta, ovvero poco più di una decina di opere, per la maggior parte donazioni.

Peccato, perché il Madre era l’occasione di Napoli per entrare nel fermento artistico europeo contemporaneo e invece i soliti problemi burocratici rischiano di bloccare tutto, soltanto dopo pochi anni di esperimento!

 

 

 

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