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Nasce a Napoli il Dipartimento di Diritto Canonico, punto di riferimento per il Sud tra tradizione e innovazione

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Domani, martedì 25 giugno, a partire dalle ore 09.30, presso l’aula magna della sezione San Tommaso d’Aquino della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale (PFTIM), a Napoli in viale Colli Aminei 2, avrà luogo la conferenza Famiglia, minori e giornalismo di verità tra deontologia e diritto canonico, nel corso della quale sarà ufficialmente presentato alla stampa il nuovo Dipartimento di Diritto Canonico della PFTIM, eretto con decreto della Congregazione per l’Educazione Cattolica.

Per la prima volta nella storia della Facoltà Teologica partenopea, sarà possibile conseguire a Napoli un titolo accademico in diritto canonico al termine di uno specifico percorso di studi. A partire dall’anno accademico 2019-20, infatti, la Facoltà offrirà un percorso di studi finalizzato al conseguimento del Diploma in consulenza matrimoniale e familiare di II livello, per formare figure professionali coinvolte nella pastorale familiare pregiudiziale e figure ausiliarie nel processo di nullità matrimoniale.

Alla conferenza, organizzata in collaborazione con l’UCSI (unione cattolica della stampa italiana) e l’Ordine dei giornalisti della Campania nell’ambito delle attività di formazione e aggiornamento professionale obbligatorie per gli iscritti all’albo,interverranno l’arcivescovo di Napoli, sua eminenza il cardinale Crescenzio Sepe, il decano della sezione san Tommaso della PFTIM don Francesco Asti, il presidente dell’UCSI Campania Giuseppe Blasi, il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania Ottavio Lucarelli, il direttore del quotidiano Avvenire Marco Tarquinio, la professoressa Francesca Galgano dell’università Federico II, il moderatore del Dipartimento di Diritto Canonico monsignor Antonio Foderaro.

«La nostra città – ha commentato il Cardinale Sepeha sempre donato alla Chiesa e al mondo illustri giuristi e canonisti di grande valore. La nascita di questo Dipartimento, dunque, avviene nel solco di una tradizione plurisecolare, garantendone la continuità, ma anche la necessaria e costante innovazione».

Alle dichiarazioni del presule hanno fatto seguito quelle di don Francesco Asti, decano della Facoltà, che ha espresso «grande soddisfazione per la nascita di questo percorso formativo attuale e urgente, che affronta problematiche oggi emergenti, in particolare nelle regioni meridionali, di cui il Dipartimento vuol essere punto di riferimento».