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Per la Chiesa inizia l’Avvento, cammino di preparazione al Natale

Foto_AVVENTO

Possiamo immaginare tutta la nostra vita come un grande viaggio che ci conduce da qualcuno o da qualche parte.

La gente viaggia per i motivi più disparati, con i mezzi più vari, da sola o in compagnia. Molti viaggiano per lavoro, alcuni per svago; c’è chi va a far visita a un amico, chi torna dalla propria famiglia, chi corre affranto al funerale di una persona amata.

Ci siamo mai fermati a riflettere su questo?

Immaginiamo di essere su un treno con tante carrozze piene di viaggiatori.

Tutti percorrono la stessa linea, vanno nella stessa direzione, sono seduti gli uni accanto agli altri sugli stessi sedili, ma ogni viaggio è diverso perché:

• ognuno ha una propria ragione di viaggiare, una propria meta, un proprio programma davanti a sé;

• ognuno è partito da una determinata stazione e scenderà a una stazione diversa;

• ognuno ha i propri biglietti, i propri documenti, i propri bagagli;

• ognuno vive il viaggio con sentimenti diversi (c’è chi è contento, chi è stanco, chi ride, chi canta, chi piange, chi ha pensieri e fa progetti);

• ognuno pensa in modo diverso al ritorno o a cosa farà quando avrà raggiunto lo scopo di quel viaggio.

Così è anche nel viaggio della vita, un viaggio senza interruzioni, ma con molte stazioni, con una moltitudine di incontri, avvenimenti, esperienze, pericoli, insidie, sconfitte, vittorie, gioie, dolori…

È importante avere risposte basilari o domande altrettanto basilari: perché viaggio? Con chi? Dove vado? Quando arriverò?

Anche Gesù ha viaggiato molto per le contrade della Palestina; ha incontrato molta gente, vissuto molte situazioni diverse e la sua vita può esserci di aiuto per comprendere dove e come orientare la nostra.

Come poter sviluppare il confronto tra il nostro viaggio e quello di Gesù?

Lasciandoci “prendere” dall’ascolto e dall’approfondimento della sua Parola, facendo in modo che sia proprio lui a darci quegli elementi che possono personalizzare il nostro viaggio.

Durante il tempo di Avvento-Natale-Epifania poniamoci in ascolto della Parola attraverso i racconti di alcune delle chiamate che Dio ha rivolto a persone semplici e speciali nello stesso tempo cui ha chiesto di far parte della sua storia in modo “attivo”.

Dobbiamo metterci con attenzione alla scuola di queste persone, che nella loro vita hanno saputo cogliere dalle parole del Signore le indicazioni per “viaggiare” con lui, ci permetterà di imparare ad ascoltare e accogliere la Parola che può orientare il viaggio della nostra vita.

Perché metterci all’ascolto di personaggi come Simeone, Zaccaria, Giuseppe, i pastori, Maria, i Magi, che sono apparentemente lontani dal nostro vivere oggi?

Proprio la parola di Dio ci insegna che tutta la storia della fede dei credenti è legata da una linea di continuità, dove tutti e ciascuno siamo collegati dalla logica del “prima” e del “poi”, della causa e dell’effetto.

“Vivere” l’Avvento è proprio accogliere la continuità della storia in stretto rapporto con un inedito, con una diversità che è futuro, che è lo svolgersi del disegno di Dio nella mia storia che si fa avanti.

La parola di Dio ci chiede di essere vigilanti per non lasciare che il Signore passi nella nostra vita senza essere visto e ci ricorda che ancora una volta lui non rinuncia a farsi piccolo, a “spezzarsi” per poterci accompagnare in quel viaggio che è la nostra vita e nel quale spesso ci smarriamo e che percorriamo con fatica.

 

Vieni e rinasci in noi,

Sorgente della vita;

vieni e rendici liberi,

Principe di pace.

 

Vieni e saremo giusti,

Seme della giustizia;

vieni a risollevarci,

Figlio dell’Altissimo.

 

Vieni a illuminarci,

Luce di questo mondo:

vieni a rifare il mondo,

Gesù, figlio di Dio.

Amen. Alleluia!

 

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