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Quando la gravidanza diventa un salasso (per le tasche)

Più che un lieto evento sta diventando sempre più un bussines nel quale è facile cadere per amore del pargolo in arrivo. Quando la cicogna bussa alla porta, oltre a portare il fagottino, spesso tanto atteso, porta anche tutta una serie di oneri non sempre indispensabili per il buon andamento della gravidanza. Se la futura mamma è in salute e tutto procede in maniera fisiologica è possibile vivere questo momento con molta meno ansia e inquietudine rispetto a tutta quella serie di esami, ecografie  e pillole da cui spesso la gestante è travolta. Il Servizio Sanitario nazionale prevede un iter di controlli gratuiti prestabiliti: sono previste ad esempio solo tre ecografie (una per trimestre) e tre emocromo nell’arco dei nove mesi. Quello che l’assistenza garantita e gratuita prevede, secondo il Ministero della Salute è più che sufficiente per poter controllare una gestazione senza problematiche specifiche. Molto spesso però le future mamme cadono nella tentazione compulsiva di vedere <<se procede tutto bene>> facendo nove ecografie (quindi una al mese) alcune delle quali anche tridimensionali  o in 4D con relativo dvd in omaggio da poter guardare a casa con amici e parenti. Anche la ricerca smaniosa di un ginecologo privato, che magari lavori in qualche clinica dai costi esorbitanti, è un’altra delle richieste più in voga, almeno per chi se lo può permettere. Tutto questo con la scusa, o forse meglio dire con la convinzione che <<privato è meglio>>. Altro mito da sfatare secondo alcuni medici è quello delle famose vitamine <<indispensabili>> per il buon andamento della crescita del bambino e per la salute della mamma, che così facendo non va in carenza: come per ogni cosa, e soprattutto per ogni gravidanza, il discorso è individuale e soggettivo. Molti ginecologi ad esempio, consigliano di aumentare i consumi di frutta e verdura per incrementare la dose di vitamine senza dover ricorrere a quelle sintentiche. Per non parlare poi delle famose smagliature: incubo per tutte le donne, specie alla prima gravidanza. L’elasticià della pelle è sicuramente un fattore non di poco conto e nella stragrande maggioranza dei casi non basta a contenere gli strappi dovuti ad un aumento tanto repentino: aiutarsi con creme ed olii è sicuramente una buona abitudine, magari coadiuvando, perchè no, pure dall’interno e bevendo almeno 2 litri  e mezzo di acqua al giorno. L’offerta è ampia e ci sono tante creme anche sugli scaffali dei supermercati che ad un prezzo contenuto riescono a sortire ottimi effetti elasticizzanti, cosa che molte donne non hanno trovato nelle creme supercostose della farmacia. Per non parlare di quel piccolo apparecchio che è in vendita su internet grazie al quale si può ascoltare il battito del cuoricino: probabilmente una delle cose che crea più dipendenza in gravidanza; una volta acquistato è impossibile staccarsene, e se non si riesce a sentire il battito per una volta è sicuramente successo l’irreparabile. Insomma, intorno ad una gravidanza fisiologica, che procede in modo spontaneo e naturale senza complicanze, ci sono una moltitudine di esami e sprechi che probabilmente servono di più ad incrementare le entrate di medici, case farmaceutiche, ecografisti e dietologi che alla salute di mamma e bambino. Tra le sane abitudini c’è sicuramente quella di tenere a bada l’ansia senza lasciarsi condizionare dai mille pareri e dalle mille esperienze di chi <<c’è già passata>>: infondo  il parto è una cosa che esiste da sempre e la natura sa sicuramente quello che fa.

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