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Riaccendiamo il Gesù Nuovo

Chiesa_Gesù_Nuovo_Napoli

Che la chiesa del Gesù Nuovo di Napoli torni al suo meritato splendore. Riaccendiamo il Gesù Nuovo, progetto lanciato dai padri gesuiti della chiesa, e sviluppata da Meridonare, piattaforma online specializzata in crowdfunding, presieduta da Marco Musella e appartenente alla Fondazione Banco di Napoli, con il patrocinio del Comune di Napoli e della Regione Campania.

Il progetto – Un’iniziativa collegiale in favore di luogo simbolo del patrimonio storico e artistico della città, chiamata  filantropia 2.0, che prevede un finanziamento collettivo. Ognuno, infatti,  potrà contribuire a raggiungere un determinato importo, effettuando tramite internet una donazione. Si auspica nel raggiungimento di un primo traguardo di 630mila euro, tale da assicurare il restauro dell’impianto di illuminazione dell’intera chiesa e degli affreschi della cappella di Francesco De Geronimo, danneggiati e bisognosi di restauro urgente. La prima tappa di una serie di interventi a favore della chiesa,  come impegno concreto alla conservazione di un bene di valore straordinario, come un senso civico più orientato alla cultura del dono.

La chiesa - La più importante chiesa costruita dai Gesuiti a Napoli. Iniziata nel 1584 sotto la direzione dell’architetto gesuita P. Giuseppe Valeriano, fu completata nel 1601, e dedicata all’Immacolata Concezione della Vergine, e popolarmente chiamata Gesù Nuovo, per distinguere la chiesa da un altra con la stessa denominazione. Rappresenta un sito di eccezionale valore,  non solo per lo spessore di fede in essa racchiusa. La straordinarietà della facciata in bugnato, gli affreschi delle cappelle realizzati dalle maestranze più note dal Rinascimento al Barocco, l’arditezza della cupola, i suoi marmi policromi, ne fanno una tappa imprescindibile anche per chi ama l’arte e l’architettura. All’interno è custodito il corpo di san Giuseppe Moscati, canonizzato da papa Giovanni Paolo II nel 1987.

La cappella – Che funge da abside della navata sinistra, presenta marmi disegnati da Giuseppe Bastelli, Domenico di Nardo, Donato Gallone, resti di affreschi di Francesco Solimena, un gruppo scultoreo di Francesco Jerace e due grandi lipsanoteche lignee di Giovan Domenico Vinaccia contenenti più di 70 busti reliquiari.

La storia – Nasce originariamente per volere di Carlo II d’Angiò. Il palazzo fu costruito nel 1470 ed appartenne ai Sanseverino. Ferrante, acquistando del terreno di fronte al Palazzo, lo ingrandì e lo abbellì donandogli maggior eleganza. Inoltre ne fece punto di incontro, coadiuvato dalla moglie, di letterati ed artisti. Il palazzo passò in seguito ai Gesuiti, che lo trasformarono in chiesa. La facciata del vecchio palazzo Sanseverino fu adattata a facciata della chiesa, e la chiesa fu dedicata all’Immacolata Concezione.

Meridonare – Promuove le migliori idee del mezzogiorno e sostiene progetti sociali, culturali e civici che, grazie alla forza del web e della solidarietà, possono raccogliere le necessarie risorse non solo economiche per essere realizzati. E’ il più avanzato strumento di innovazione sociale che può dare voce e forza a tutti gli attori del terzo settore che agiscono nel mezzogiorno d’Italia. La scelta della forma giuridica “start up innovativa a vocazione sociale”, forma giuridica più avanzata dal punto di vista normativo, tutela maggiormente lo spirito sociale e filantropico. Meridonare, infatti, ospita solo progetti con finalità sociali, legati al concetto di pubblico interesse, aumento delle capabilities, relazione tra sviluppo umano e capitale sociale, tra performance economiche e sistemi regionali e reti di rapporti sociali, nonché costruzione di un networking territoriale

Fondazione Banco Napoli –  E’ una fondazione di origine bancaria, un ente no profit, privato e autonomo che persegue fini di interesse sociale e di promozione dello sviluppo economico e culturale prevalentemente nelle regioni meridionali. Mette a disposizione le proprie risorse economiche attraverso l’erogazione di contributi per aiutare enti a realizzare iniziative di interesse collettivo e svolge un’attività di intervento volta a influire con la massima efficacia sull’ambiente socio-economico e culturale. In particolare privilegia il settore dell’educazione, della ricerca scientifica e delle innovazioni tecnologiche, della promozione dell’arte e della cultura, della conservazione e valorizzazione dei beni culturali, nonché del volontariato e della solidarietà

Così il padre superiore Vincenzo Sibilio della Chiesa, certo della generosità del popolo napoletano: <<Si tratta di un progetto che vuole tutelare oltre quattro secoli di arte e di storia rinchiusi nel Gesù Nuovo, per riportarli allo splendore che il tempo ha rovinato. Senza contare che la chiesa rappresenta oltre che un centro spirituale anche una tappa imprescindibile di chi fa di Napoli meta turistica, incastonata nel cuore del centro storico>>.