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Scampia Trip Tour, alla scoperta dell’inatteso

officina delle culture

officina delle culture

L’inferno stavolta non abita qui. Una Scampia inconsueta, ma non per questo meno vera:  Scampia Trip Tour, un viaggio inedito, di coraggio e di audacia, per mostrare l’altra faccia di un  quartiere conosciuto ovunque come quartiere del degrado e dell’abbandono. Il progetto è sponsorizzato dal Comune di Napoli e dall’assessore alla cultura Nino Daniele, e si inserisce nel percorso e sulle idee di Daniele Sanzone, voce e testa della band ‘A 67’, di Ciro Corona, uno dei motori delle Officine della Cultura.

L’idea – Nasce dall’omonima antologia, curata nel 2010: una raccolta di racconti e testimonianze per narrare il quartiere più raccontato d’Italia per la prima volta dal di dentro. Un libro che è diventato anche uno spettacolo teatrale, messo in scena proprio dai ragazzi di Scampia. Che dopo sette anni si trasforma in un bisogno di far diventare reale questo trip e cioè di portare paradossalmente turisti a Scampia.

vele di Scampia

vele di Scampia

Il percorso – Si parte dalla stazione della Metropolitana Linea 1, dove sono esposte le opere di Felice Pignataro, fondatore del collettivo Gridas. Da lì si prosegue verso le vele, edifici progettate dall’architetto Franz Di Salvo, indubbio simbolo di Scampia. Dalle vele si passa a uno dei più importanti presidi di legalità di Scampia: l’Officina delle Culture Gelsomina Verde, dedicata alla ragazza barbaramente uccisa dai camorristi del clan Di Lauro perché ex fidanzata di un affiliato agli scissionisti. La pausa pranzo da Chikù, ristorante dove si possono gustare pietanze di derivazione italo/balcanica: un  momento di incontro con persone, gusti, tradizioni diverse. A seguire si procede verso Gridas, luogo di riferimento storico del quartiere per quanto concerne le sue attività socio-culturali. Da lì si passa a un altro luogo simbolo di resistenza: lo Star Judo Club, palestra diretta da Gianni Maddaloni. Per finire,  visita all’ Arci Scampia, dove da trent’anni si trova la scuola calcio del quartiere. Per partecipare al tour, occorre prenotazione, per gruppi di minimo quattro persone, tutti i giovedì, venerdì e l’ultimo sabato del mese, con quota di partecipazione base  di euro 20,00.

Iluoghi del tour: le vele – Nate a seguito della legge 167 del 1962, le sette vele di facevano parte di un progetto abitativo di larghe vedute. L’architetto ispirandosi ai princìpi delle unités d’habitation di Le Corbusier, articolò l’impianto del rione su due tipi edilizi: a torre e a tenda. Una sorta di alveare che avrebbe dovuto ricreare in altezza l’atmosfera dei vicoli napoletani. Erano inoltre previsti centri sociali, uno spazio di gioco ed altre attrezzature collettive. La mancata realizzazione di questi centri, così come la totale mancanza di infrastrutture e servizi, sono state una concausa del fallimento.

Officina delle culture Gelsomina Verde – Nasce come presidio di legalità nel cuore del quartiere Scampia di Napoli, nel plesso delle case dei puffi, nota piazza di spaccio. Sorge in un ex edificio scolastico posto su due piani di 2000 mq con annessa palestra, giardino anteriore e posteriore e ha l’obiettivo di dare alternative lavorative, culturali, formative e professionali ai minori a rischio e alle classi svantaggiate della periferia nord di Napoli attraverso laboratori, corsi professionali, attività produttive e formative.

Chikù  - E’ uno spazio interculturale, connotato da principi etici e stilistici precisi, che con la sua proposta innovativa vuole essere di riferimento per la città. È considerato tra le eccellenze di un territorio spesso giudicato solo negativamente come Scampia. L’attività gastronomica ha l’obiettivo di creare economia e sostenibilità, di diffondere la cultura del cibo sano e genuino, di combattere le discriminazioni etnico-razziali, sociali e di genere.

Gridas –  E’ un’associazione culturale senza scopo di lucro fondata nel 1981 da Felice Pignataro, Mirella La Magna, Franco Vicario e altre persone riunite dall’intento comune di mettere le proprie capacità artistiche, culturali, al servizio della gente comune per stimolare un risveglio delle coscienze e una partecipazione attiva alla crescita della società.

Star Judo Club – La palestra del maestro Gianni Maddaloni, padre di Pino, campione olimpico di judo a Sydney 2000, promuove la propria attività per la costruzione di una società civile attraverso lo sport la cultura e la legalità.

Arci Scampia -Un campo di calcio e un pallone possono cambiare il volto di un quartiere e il destino di molti giovani: questa è la storia della scuola di Calcio Arci Scampia, nata nel 1986 grazie a un gruppo di amici che dedicano il loro tempo libero per creare un punto di riferimento nel quartiere partendo dalla passione del calcio.

 

Lo sloganVieni a Scampia, vieni di persona a vedere e a conoscere il quartiere più raccontato d’Italia. Non ti affidare soltanto ai Tg, alle fiction e a chi parla per sentito dire. Noi ti mostreremo le luci e le ombre della vera Scampia.