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Stop al razzismo, in piazza a Castel Volturno

#STOPRAZZISMOSabato 18 ottobre 2014 il Movimento dei Migranti e Rifugiati di Caserta scenderà in piazza a Castel Volturno per rivendicare il diritto al permesso di soggiorno per gli stranieri e a forme di salario garantito per i poveri e i precari in uno dei territori più complessi d’Italia. Il corteo partirà alle ore 10 dal Palazzo degli Americani di via Domitiana.

Le dichiarazioni degli organizzatori:

Da anni proponiamo al Governo, al Parlamento, alla Regione Campania, alla Prefettura e alla Questura di Caserta delle soluzioni concrete per cercare di far emergere dalla irregolarità migliaia di immigrati e rifugiati, permettendo loro di partecipare, insieme agli italiani, a corsi di formazione professionale retribuiti e corsi di alfabetizzazione. Dunque un piano di emersione per Castel Volturno, oltre che alle stesse richieste che il Movimento propone alla politica nazionale da anni: la cancellazione definitiva della Bossi–Fini, una legge organica in materia di asilo e l’attivazione di canali di ingresso umanitari per chi fugge da guerra e disperazione, che possano dare un’alternativa necessaria alle stragi del Mediterraneo. Proposte che spesso vengono discusse e apprezzate quando i riflettori sono accesi sulle tragedie di Castel Volturno, per poi essere sistematicamente abbandonate a telecamere spente.

Tuttavia, la sfida che lanceremo il 18 dalla piazza di Castel Volturno al Governo e alle Istituzioni sarà ancora più grande. Il litorale domitio è un territorio ormai indelebilmente segnato dalla camorra e dall’inquinamento, dove mancano i  servizi più elementari, come il trasporto pubblico, il sistema fognario, l’accesso alla sanità, l’illuminazione e spazi dove i bambini e i giovani possano crescere in modo sano. E manca il lavoro, che dà dignità e futuro a tutti i cittadini, italiani e immigrati. Ecco perché saremo per le strade anche per chiedere che si inizi seriamente a discutere, in un periodo di così grave crisi economica, della possibilità di assicurare un salario garantito per tutti e, quindi,  il miglioramento delle condizioni di vita degli italiani e degli immigrati che vivono in quest’area.  

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