Print This Post

Vesevus de gustibus, arti, sapori e tradizioni

img-20180526-wa0011

Musica, degustazioni e convegni, per un intero week end all’insegna del territorio. San Sebastiano al Vesuvio si trasforma per un fine settimana in Vesevus de gustibus – le arti, i sapori e le tradizioni, kermesse di promozione della filiera agroalimentare vesuviana, delle sue eccellenze e della buona musica. Da venerdì 25 a domenica 27 maggio 2018 presso la Villa Comunale della cittadina che sorge ai piedi del Vulcano, il secondo appuntamento dell’iniziativa itinerante che farà tappa in 11 comuni del Parco Nazionale del Vesuvio e che si concluderà il prossimo mese di settembre. Gli organizzatori e i promotori dell’evento sono Città Metropolitana di Napoli, il Parco Nazionale del Vesuvio, il Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II di Napoli, i comuni del Parco Nazionale del Vesuvio, la Fondazione Cives, che gestisce il Museo Archeologico Virtuale, e gli istituti alberghieri dell’area vesuviana.

L’evento – Nasce con l’intento di rilanciare il Parco Nazionale del Vesuvio, attraverso il coinvolgimento degli allievi degli istituti alberghieri, che prepareranno degustazioni di prodotti tipici, e degli studenti dei licei musicali, che allieteranno i partecipanti con note di Mozart, Vivaldi, Mascagni, Haendel, Rossini.Nutrito il menù preparato per l’occasione con la pasta e patate con pesto di noci e basilico, polpette di verdure, parmigiana di melanzane con pomodorini del piennolo, caponatine, bruschette, crostate con marmellata di ciliegia e albicocche pellecchielle, torta di noci, semifreddo alle ciliegie.Una iniziativa che trova nel Dipartimento di Agraria dell’Università di Napoli Federico II, che rappresenta la più antica Scuola Universitaria di Scienze Agrarie del Meridione, un valido sostegno, per un progetto che unisce le arti, ed in particolare la musica, con la tradizione gastronomica e agroalimentare dell’area vesuviana. Da questo punto di vista, è difficile immaginare un territorio più ricco di eccellenze musicali ed enogastronomiche, dove i sapori di una grande biodiversità alimentare si sposano da secoli con un senso artistico e una produzione musicale di grande valenza internazionale e che caratterizza e unisce comunità spesso molto diverse tra di loro. Il coinvolgimento dei licei musicali insieme all’Università ha proprio lo scopo di consolidare, anche sulla base di studi scientifici di elevato profilo, il valore di prodotti materiali e immateriali che nutrono lo spirito ed il corpo, trasferendo una corretta informazione ai giovani in un maniera che tenga conto degli attuali gusti e sensibilità degli allievi.

img-20180526-wa0006

Il programma - Dopo l’appuntamento di Ottaviano, Vesevus de gustibus arriva a San Sebastiano al Vesuvio al termine di una lunga settimana che ha visto la cittadina location di due eventi all’insegna delle tipicità locali prima la festa del pane, seguita subito dopo da quella della pizza. L’evento ha visto una tavola rotonda, nel giorno del 25 maggio, presso l’aula consiliare di San Sebastiano al Vesuvio, con in confronto di amministratori locali, associazioni di produttori, Dipartimento di Agraria dell’Università Federico II di Napoli, Città Metropolitana di Napoli, Regione Campania e Parco Nazionale del Vesuvio sulle tematiche delle eccellenze agricole nell’area del Parco del Vesuvio. Il sabato, nel Parco Urbano, spazio ai piatti preparati dagli alunni dell’Istituto Alberghiero Tognazzi di Pollena Trocchia, con l’utilizzo delle materie prime fornite dalle aziende agricole locali, e l’alternarsi di esibizioni di jazzproposte dal liceo musicale Margherita di Savoia di Napoli. Nella giornata conclusiva, un agriaperitivo offerto dalle aziende agricole locali ancora nel Parco Urbano e, a conclusione, il concerto della Corale Vesuviana presso l’aula consiliare del Comune di San Sebastiano al Vesuvio.

La Corale Vesuviana– Nasceva 25 anni fa, da subito in grado di mettere insieme tre città importanti, di parlare al mondo attraverso la musica e di diventare ambasciatrice internazionale della loro cultura e storia. Tutto nacque dall’idea di un parroco, don Franco Capasso, che attraverso la musica riuscì a creare un’istituzione in grado di rappresentare nel mondo la Campania, l’area vesuviana. Ha portato i Canti della Madonna del ‘700 napoletano sulla Grande Muraglia Cinese, a San Pietroburgo, ad Instanbul, a Gerusalemme, in Canada in mezzo agli immigrati italiani, a Parigi, addirittura al Gran Central Terminal di New Work, esportando anche la cultura vesuviana nel mondo. E’ la Corale che ha regalato sorrisi a chi soffre, cantando con i malati negli ospedali come accadde all’Istituto Nazionale dei Tumori  “Pascale” di Napoli. Ha avvicinato, bambini e ragazzi al canto facendo scoprire in loro il talento per la musica e l’amore per la diversità ed i popoli. Ha vinto i prestigiosi Festival internazionali, ottenendo prestigiosi riconoscimenti come accadde a Barcellona. Accolse Papa Francesco nella piazza del Plebiscito nel marzo 2015.