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La Campania pellegrina ad Assisi

2018-09-27-17-49-05

«Una lampada votiva sulla Tomba di Francesco in una fiamma sola – come sulla Tomba di Dante – dalle cento Città e dai mille e mille Comuni della Patria». Popolo campano in cammino…In letizia, nonostante tutto-Campania di Pace, la regione Campania pellegrina ad Assisi. Evento del 3-4 ottobre 2018, inserito nelle iniziative del progetto della Regione Campania I percorsi dell’anima ed illustrato presso il palazzo arcivescovile della Curia di Napoli, il 27 settembre 2018, alla presenza dell’arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe, del responsabile della sala stampa del Sacro Convento di Assisi, padre Enzo Fortunato, dall’assessore regionale alla promozione turistica, Corrado Matera e di alcuni esponenti del comitato organizzativo, tra i quali Luigi Mansi, sindaco del Comune di Scala, il professor Giuseppe Falanga, direttore del Centro Editoriale dell’Arcidiocesi di Napoli, e il dottore Enzo Schiavo, responsabile viaggi e alberghi.

Un pellegrinaggio, un evento – Napoletani, salernitani, beneventani, avellinesi e casertani: volti, cuori, sorrisi, sofferenze e preghiere in pellegrinaggio ad Assisi. Numeri da record, per presenze ed iniziative in programma: presentioltre duecento sindaci chearriveranno nella città di san Francesco, circa diecimila pellegrini giunti da tutte le parti della Campania, dal più piccolo comune alle metropoli, guidati dalle istituzioni regionali, comunali ed ecclesiali, con l’offerta dell’olio per la Lampada del Santo Patrono d’Italia. Una macchina organizzativa perfetta che ha reso già un successo un evento straordinario, per i numeri di partecipanti, mai così notevole, dal 1939 ad oggi. Protagonista è la fede del popolo campano e l’identità di una regione, in un evento di condivisione ecclesiale e sociale, che segna anche un impegno concreto verso gli ultimi, con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra la Regione Campania e il custode del Sacro Convento, padre Mauro Gambetti, per La carta dei sindaci solidali per la povertà.

Il programma del 3 e 4 ottobre ad Assisi –Tra l’altro nel programma, il 3 ottobre, alle ore 11.00 presso la Basilica Papale di santa Maria degli Angeli, la Solenne Celebrazione Eucaristica Nel transito di San Francesco, presieduta da P. Claudio Durighetto, ministro provinciale dei Frati Minori dell’Umbria; alle ore 17.00 corteo delle autorità civili; alle ore 17.30 Solenne Commemorazione del Transito, con la celebrazione dei primi vespri Nel Transito di San Francesco, presieduto da monsignorCiro Miniero, vescovo di Valle della Lucania, con la assistenza del cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli, il vescovo di Assisi, monsignorDomenico Sorrentino, monsignor Domenico Sorrentino; alle ore 21.30 veglia di preghiera presso la Basilica papale di Santa Maria degli Angeli, e processione aux-flambeaux, presieduta da p. Roberto Geniun, ministro generale OFM Cappuccini. Il 4 ottobre, dopo l’accoglienza delle autorità, alle ore 10.00 Solenne Concelebrazione in Cappella Papale, presieduta dal cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli e presidente della Conferenza Episcopale Campana, e con i vescovi della Campania, il vescovo di Assisi, i Ministri Generali e Provinciali delle Famiglie Francescane. Il Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in rappresentanza di tutti i Sindaci della Regione, ad accendere la Lampada Votiva dei Comuni d’Italia, con l’olio offerto dalle popolazioni della Campania. Alle ore 11.30. presso la Loggia del Sacro Convento, il saluto del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, del presidente della Regione Campania,Vincenzo de Luca, e delle autorità presenti. Alle ore 14.00 la firma alProtocollo d’intesa tra la Regione Campania e il Sacro Convento di Assisiper La Carta dei Sindaci solidali per la povertà; alle ore 15.00, inaugurazione della mostra Francesco e i Francescani in Campania; dopo i vespri pontificali, presieduti da monsignorOrazio Soricelli, arcivescovo di Amalfi-Cava de’Tirreni, processione dalla Basilica Inferiore alla Piazza Superiore e distribuzione dei ramoscelli di ulivo alle Autorità e al popolo, sulle note del Cantico delle Creature.

 

Il legame tra la Campania il santo di Assisi-  San Francesco d’Assisi conobbe e apprezzò il popolo campano all’inizio del 1200, quando visitò la Terra di Lavoro, compiendo due miracoli: commosso dalle preghiere del popolo resuscitò un fanciullo di Capua, annegato nel Volturno, ed un ragazzo morto nel crollo della sua casa a Sessa Aurunca. Ed ancora, l’apparizione del Santo nel promonastero delle Redentoriste a Scala, paese più antico della costiera amalfitana. La tradizione vuole che a Maddaloni convento e chiesa siano state fondate dal Santo nel 1222; a Sant’Agata de’ Goti e a Benevento pare che abbia predicato nella chiesa di san Costanzo; ad Agropoli, Francesco avrebbe predicato ai pesci da uno scoglio, denominato lo scoglio di san Francesco; a Portici c’è l’unico convento della zona vesuviana che secondo la tradizione fu fondato personalmente dal Poverello.

La soddisfazione del cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe: «La Campania porta ad Assisi la sua fede forte, radicata, carnale che è quella tipica dei napoletani che guardano a Cristo, alla Madonna, ai santi non come qualcuno lontano e distante con cui non si può parlare ma, magari non lo frequenta, forse lo bestemmia pure ma in ogni circostanza si ricorda di questo suo sentire interiore e lo sente amico. La pietà popolare è una delle caratteristiche della nostra Campania e della nostra diocesi di Napoli, e portarla in un contesto nazionale come quello che rappresenta Francesco, simbolo della radicalità del cristiano, che dona tutto a Cristo, da una parte rappresenta una rappresentazione di religiosità, dall’altra un arricchimento, perché questo pellegrinaggio significa andare alle fonti ed arricchirsi della spiritualità francescana. Un evento tra sacro e profano, già di successo reso possibile grazie al lavoro attento e meticoloso svolto dal professore Giuseppe Falanga, a cui va il grazie di tutti».