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Benvenuti al sud

Gli ingredienti per una commedia esilarante ci sono tutti: accoppiata comica all’insegna del divertimento quella del nuovo fim di Luca Miniero “Benvenuti al sud”, remake del film francese “ Giù al nord”, uscito nelle sale due anni fa.

Il film narra la storia di un direttore delle poste che vive e lavora in Brianza il cui sogno è quello di essere trasferito in una sede di Milano, per dare così una svolta alla sua vita e a quella della sua famiglia. Alberto e sua moglie incarnano un po’ quel pregiudizio storico, portato all’estremo, in cui spesso ci si imbatte. Leggende metropolitane che si rincorrono circa gli usi e i costumi meridionali, immagini esasperate di una terra che pare quasi vista come un mondo sconsacrato. Emblematico l’arrivo nella cittadina di Castellabate del protagonista che, col giubbotto antiproiettili e inizialmente disorientato, scopre un universo sconosciuto. Da qui Alberto (Claudio Bisio) vivrà una serie di avventure tutte da ridere affiancato da un postino (Alessandro Siani) dalla battuta sempre pronta e da tre impiegati decisamente sui generis. Dalle lacrime per la partenza verso il sud alla voglia di non andar più via: sempre più innamorato di quella cittadina che tanto gli faceva paura e sempre più legato a quelle persone che immaginava come alieni, Alberto si troverà diviso tra la nuova vita napoletana, la sua famiglia in brianza e una moglie (Angela Finocchiaro) che non immagina assolutamente ciò che sta accadendo al marito.

Il film, prodotto da Medusa e Cattleya, ha raggiunto un boom di incassi che molti hanno paragonato a quello di un cinepanettone, anche se è ben lontano dai contenuti di quest’ultimo genere di film che talvolta sfociano nel volgare: circa quattro milioni di euro e una buona risposta su tutto il territorio nazionale.

Una comicità incontenibile, ma anche una morale incisiva: non è un semplice spot contro i pregiudizi e l’eterna rivalità tra nord e sud, non è un puntare il dito contro un nord perfezionista e un sud arrangiato. Non c’è competizione nè schieramenti. E’ un messaggio in chiave comica per esorcizzare delle paure che non hanno ragion d’essere.

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