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Fiori d’arancio in redazione

Sabato 1 ottobre, alle ore 10.30, presso la Parrocchia della Santissima Trinità di Torre Annunziata, Vincenzo Pinto e la nostra preziosissima collaboratrice Daniela De Rosa coroneranno il loro sogno d’amore (ma siamo sicuri che il sogno sia <<loro>>? Certamente più di lei che di lui…), unendosi nel sacro vincolo del matrimonio.

La redazione di Città del Monte, pur avendo cercato di convincere lo sposo a ripensarci, visto il fallimento di ogni tentativo di persuasione in tal senso (a nulla sono serviti i molteplici party di addio al celibato popolati da improbabili sedicenti nipoti di Mubarak, ndr), preso atto della incrollabila fedeltà dello sposo che, nel corso di tali riunioni, ha rifiutato categoricamente ogni piacevole compagnia (o questo è quello che deve credere la sposa), di fronte alla schiacciante vittoria dell’amore dei nubendi contro ogni nemico e avversità, porge alla coppia i più sinceri auguri.

In particolare, alla dolce e fremente sposina, che – secondo quanto affermano fonti a lei vicine – sarebbe da circa 3 giorni impegnata in un arduo lavorio di estirpazione di ogni sorta di pelo superfluo, la redazione augura una pronta e piena guarigione dai postumi dell’operazione di liposuzione addominale, alla quale si è sottoposta per poter entrare nell’abito bianco, dopo aver trangugiato tonnellate di dolciumi durante i mesi di organizzazione del banchetto nuziale.

In seguito alla cerimonia religiosa, dopo aver fatto attendere giusto per qualche ora (2-3….5…?) amici e parenti a causa del servizio fotografico, i novelli sposi raggiungeranno gli affamatissimi ospiti, che nel frattempo sono pregati di non mangiarsi sedie e tavolini, presso il ristorante La Tenuta degli Antichi Sapori, in via Montedoro a Torre del Greco (NA).

Durante il banchetto, per intrattenere piacevolmente gli invitati, potrebbero intervenire (dietro sollecitazione di qualche amico fetentissimo) i seguenti big della canzone napoletana: Pepp’o cecat, Giruzz ‘o stuort’, Ciccillo Fetascella, Marittiello Trecosce.

La redazione (chissà chi della redazione….) scusandosi per non essere riuscita a formulare un augurio formalmente serio, stavolta con grande serietà e con tutta l’amicizia più sincera di questo mondo, abbraccia calorosamente gli sposi e si prenota per un bis di torta e di champagne.

Concludiamo con la citazione preferita dalla sposa, pregando il parroco di sostituire con questa la classica formula finchè morte non vi separi: <<finchè dura, fa verdura>>.

 

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