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I migliori giorni

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I migliori giorni

di Edoardo Leo e Massimiliano Bruno

ITALIA 2023

123 minuti

Omaggio alla commedia all’italiana non privo di ottimi spunti che, grazie anche ad un buon cast, risulta un film godibile. Ma andiamo con ordine.

I film ad episodi hanno illustri precedenti, anche d’autore. Per quanto riguarda la commedia, i Mostri (Dino Risi) e i Nuovi Mostri (Risi, Scola e Monicelli) restano pellicole inarrivabili.
Qui Leo e Bruno si concentrano sulla Vigilia di Natale, sul Capodanno, San Valentino e 8 marzo, cercando di narrare contraddizioni e conflitti tipici di queste ricorrenze.

GLI EPISODI – I registi recitano anche nel primo episodio, insieme ad Anna Foglietta, onorevole carrierista a cui i fratelli (uno no vax) rovinano il cenone al quale aveva invitato anche il segretario di partito.
Max Tortora e Paolo Calabresi interpretano il secondo, in cui un imprenditore senza scrupoli viene messo alla berlina proprio la sera che provava a dare una buona immagine di sé ad una cena di diseredati.
Luca Argentero, Valentina Lodovini e Greta Scarano interpretano l’episodio dedicato a San Valentino (il terzo), denso di non detti fra i vari protagonisti.
Claudia Gerini e Stefano Fresi interpretano il quarto episodio. Lei anchorwoman e lui regista dello stesso programma si scontrano l’8 marzo su una scaletta non condivisa. Il conflitto mette a nudo le molteplici contraddizioni dello showbiz, Metoo compreso.
Insomma tanti ingredienti e tanta carne al fuoco che fanno desiderare una prossima commedia all’italiana corale che, anno dopo anno, ormai sembra poter essere nelle corde dei due registi/ sceneggiatori.

L’INCIPIT – Il primo episodio forse è il più divertente, sui tic e le nevrosi, elevati all’ennesima potenza, delle feste natalizie, come “Li famo du fili de pasta?”, tormentone di ogni cenone di Natale, in cui le ipocrisie e i vecchi rancori spesso giocano a nascondino, per poi alla fine sentirsi comunque meno soli in famiglia, anche con tutti i conflitti possibili. Quello dei no vax contro, uno dei temi di cui si parla in questo episodio, è uno di quei conflitti che rimarrà nella storia del nostro paese e di cui ancora si percepiscono gli strascichi.

IL CUORE – Il tema delle convenzioni è forte in tutto il film, condite con quell’ipocrisia che, ad esempio, costringeva Vittorio De Sica a festeggiare con due famiglie le festività, mettendo ad una delle sue donne l’orologio avanti in modo da poter festeggiare la mezzanotte anche con la l’altra, come si narra. Qui non si arriva a tali livelli, ma l’episodio di San Valentino, con Argentero che cerca di festeggiarlo sia con la moglie che con l’amante, lo ricorda molto.
Paolo Calabresi ormai si sta specializzando nell’archetipo dello sfigato (vedi anche Vita di Carlo, di Carlo Verdone su Amazon Prime). Qui è l’autista licenziato ingiustamente che presenta il conto all’imprenditore senza scrupoli, un divertente quanto bravo Max Tortora.
Claudia Gerini è forse quella un po’ più sottotono, con Stefano Fresi a farle da spalla, e nel personaggio dell’anchorwoman, pur recitando un credibile cinismo finale, non scalda i cuori come altre volte.

SUGGESTIONI – Pensando alla commedia all’italiana non possiamo non ricordare Leo Benvenuti, uno dei maestri della sceneggiatura italiana e in particolare della commedia, che ha contrassegnato scrivendo in coppia con De Bernardi anche molti film di Verdone, oltre a diversi Fantozzi, ma anche Signori e Signore o Speriamo che sia femmina. Benvenuti soleva dire che non esistono scene madri, ma al massimo scene figlie. Ecco, forse i film ad episodi sono un po’ l’esaltazione di tante scene figlie.