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La nuova Edenlandia

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Se Fai il buono ti porto ad Edenlandia. Chi di noi, napoletano e non, da bambino non riceveva questa raccomandazione dalla mamma o dal papà…. Oramai ci siamo: Edenlandia, riaprirà finalmente i battenti ad aprile 2018. Un rilancio  guidato dalla GCR Outsider, Holding del Gruppo Vorzillo, che fa capo ai fratelli Gianluca, Carlo e Roberta. La visione dell’iniziativa è quella di restituire alla città di Napoli un Parco di divertimenti in grado di essere non solo un punto di riferimento per la città, ma un’attrazione a livello interregionale coniugando i valori del patrimonio ambientale con il rinnovamento e potenziamento tecnologico del parco. Si pagherà un ticket di ingresso pari a 2 o 3 euro, con un giro su una giostra a scelta. Gratuiti invece tutti gli spettacoli di intrattenimento mentre eventi e altre manifestazioni come i concerti prevedono un biglietto aggiuntivo. Nell’estate 2019 verrà affiancata l’area dell’ex cinodromo che ospiterà altre due giostre: le montagne russe e un parco avventura, un’area bimbi e una struttura ludico ricreativa.

Cosa va fatto per la nuova Edenlandia – Sarà necessario creare una nuova identità con attrazioni e tematizzazioni che proietteranno il visitatore nella dimensione del divertimento e che attraverso il passaparola, in modo virale, coinvolgano sempre più persone; creare un legame con il territorio; divenire luogo di aggregazione con l’organizzazione di eventi tematici che possano rappresentare il filo conduttore della vita del parco; valorizzare la storia del parco con interventi di riqualificazione, riconversione e restauro dei manufatti e delle attrazioni storiche, reinterpretate in chiave moderna, in uno con l’inserimento di nuove attrazioni; organizzare una offerta differenziata ed innovativa, sino rappresentare l’eccellenza del territorio.

Come sarà la nuova Edenlandia – Così nel progetto:  un parco a tema: giostre, attrazioni, performance e cultura che lo renderanno il luogo ideale sia per gli adulti che per i bambini. Un mondo di fiabe, terre esotiche e giochi da brivido;  un parco cittadino: un luogo romantico con luci e lumi che punteggiano alberi e marciapiedi e la food court e le attrazioni resteranno aperte per chi si concede una passeggiata anche dopo il tramonto; sarà il legame tra passato e presente: un mix di attrazioni legate alla memoria del passato rivisitate in chiave moderna e spazi di innovazione e di tecnologia; una food area che ospiterà aziende altamente riconoscibili, che hanno nella loro tipicità il valore aggiunto dell’offerta al cliente.

La storia – Tutti i napoletani sono, più o meno, legati affettivamente all’Edenlandia, il parco giochi della città partenopea che per anni è stata il paese dei balocchi di numerosi bambini. Quando fu realizzata la Mostra d’Oltremare, nel 1939, durante il regime fascista, si pensò anche ad uno spazio ampio per i bambini, nel quale collocare aree verdi e attrazioni per i più piccoli. Lo spazio adibito a parco giochi, pertanto, è quello che ha dato le radici all’Edenlandia, la quale fu costruita nel 1965. Gli archi gialli costruiti per delimitare la Mostra dal parco giochi (ingresso principale) e tuttora esistenti, prendono la forma di un’enorme lettera “M”, la “m” di Mussolini. Dopo il secondo conflitto mondiale la struttura era stata devastata e il posto non era più agibile. Ad occuparsene fu il papà dell’Edenlandia, Oreste Rossotto, che con la creazione della terra della felicità pose la città di Napoli sotto i riflettori internazionali, grazie ad un’idea rivoluzionaria che avrebbe, negli anni successivi, raggiunto sempre più successo. Negli anni ’70 l’Edenlandia era diventata un’attrazione turistica a livello internazionale. Oreste Rossotto, dalle origini piemontesi e innamorato dei bambini, riuscì a ideare dalle macerie una realtà fantastica per i più piccoli delle nostre terre, creando, inoltre, una struttura che ha significato molto nella produzione di posti di lavoro. Il successo dell’Edenlandia continuò fino al triste declino degli anni ’90 e il successivo fallimento del 2011. L’Edenlandia, rimane sempre, per molte generazioni, il luogo dei sogni, dei colori e del sabato pomeriggio. Il luogo in cui, varcati i cancelli, ti accoglievano i desideri, oltre che all’odore delle graffe calde.

<<Vivo ora, qui, con la sensazione che l’universo è straordinario, che niente ci succede per caso e che la vita è una continua scoperta. E io sono particolarmente fortunato perché, ora più che mai, ogni giorno è davvero un altro giro di giostra>>. (Tiziano Terzani)