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NAPOLI. Week-end di chiusura per la festa europea 2011

E’ giunta al termine la Festa europea 2011 a Città della Scienza, dove nel week-end di chiusura lo stand dell’Europa museum, allestito dagli alunni delle otto scuole superiori napoletane partecipanti all’evento, sarà accessibile gratuitamente ai visitatori.

Inaugurata lunedì 9 maggio con una cerimonia di presentazione, in occasione dell’anniversario della Dichiarazione Schumann (1950), la rassegna europea di Città della Scienza ha visto partecipare un gran numero di studenti nonché accademici ed esperti in materie comunitarie.

Degne di nota alcune tavole rotonde tenutesi nell’arco della settimana. Dal tema delle pari opportunità uomo-donna, felicemente riassunto anche nelle creazioni allegoriche realizzate dagli alunni, fino alle questioni dell’euro, del mercato interno, dell’attuale crisi euromediterranea e della conseguente immigrazione di massa verso i territori dell’Eurozona.

Interventi di rilievo quello del professor Andrea Pierucci, dell’Università di Napoli L’Orientale, di Eliana Capretti per il Movimento Federalista Europeo – che ha promosso inoltre il 30° seminario federalista che si terrà ad agosto all’isola di Ventotene, laddove Altiero Spinelli gettò le basi per la sua idea di Europa, e di Maria Luisa Vacca, dirigente dell’ufficio CEICC del Comune di Napoli e promotrice dell’evento. Il ruolo dello sportello napoletano della rete Eurodesk è infatti di grande importanza per iniziative del genere, visti anche il successo di pubblico riscosso dalla manifestazione e la sua grande valenza sociale, di stretta attualità se si considera la concomitanza con le elezioni amministrative a Napoli. Un modo riflettere sulla crisi globale – europea soprattutto – e per rispondere alle numerose correnti euroscettiche che circolano, fautrici di un’uscita dell’Italia dall’area euro.

Spunti di notevole spessore giornalistico con l’ultima conferenza moderata da Simone d’Antonio; i risultati delle recenti ricerche dell’Anci e della fondazione Cittalia hanno portato la riflessione sul tema della povertà nelle famiglie all’interno delle reti urbane italiane e sul ruolo degli Enti locali nella soluzione della crisi economica.

Il dibattito si è poi spostato sul calo del reddito pro capite e l’incertezza nelle finanze statali, frutti di quella circolazione di denaro fittizio, bond, titoli ed hedge fund – come li ha definiti anche il ministro Giulio Tremonti nella sua recente pubblicazione La paura e la speranza (2010).

Un modo per uscire dalla fase di crisi, dalla paura, e tornare a sperare in un miglioramento; questa l’immagine proposta grazie anche ad altre rappresentazioni del museo allestito dai ragazzi delle scuole partecipanti. Emblematiche le raffigurazioni dell’Europa come ancora di salvataggio per gli immigrati, con la fascia nordafricana del Maghreb sullo sfondo e quella delle unità nazionali componenti l’area euro, riproposte in versione cubica e con accanto i relativi simboli.

Un valido contributo alla “ricostruzione” dell’idea-comunità, delle speranze dell’Europa e della società attuale, che ha trovato nuova linfa nei giovani e nel mondo della scuola.

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