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Premio Giordano, VII edizione

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Sulla collina di Capodimonte, assegnato il VII Premio Michele Giordano, al volume  Tutti gli uomini di Francesco, edizioni San Paolo, del vaticanista Mediaset Fabio Marchese Ragona, singolare panorama del cattolicesimo contemporaneo. La cerimonia di premiazione si è svolta nella mattina del 25 maggio 2019 nella biblioteca cardinale Michele Giordano, a Napoli, in via  Capodimonte 13, in un evento promosso dall’associazione culturale Brunetti editrice, con il patrocinio dell’arcidiocesi di Napoli e dell’Ordine dei giornalisti della Campania. Presidente del premio,  il professore Fulvio Tessitore, segretario del premio, il giornalista Francesco Antonio Grana, vaticanista de ilfattoquotidiano. La commissione per l’edizione 2019 è stata composta, oltre che dal presidente e dal segretario, dai giornalisti Ottavio Lucarelli, presidente Ordine dei Giornalisti della Campania, Antonello Perillo, caporedattore centrale Tgr Campania, Marco Perillo, de Il Mattino, Alfonso Pirozzi, dell’Ansa e Pietro Treccagnoli de Il Mattino.

I volumi che hanno raggiunto il podio – Al primo posto, riconoscimento al volume  Tutti gli uomini di Francesco, edizioni San Paolo, del vaticanista Mediaset Fabio Marchese Ragona; secondo posto per il volume Oltretevere, edizioni Piemme, dello studioso Alessandro Acciavatti; terzo classificato Diplomazia segreta in Vaticano, edizioni  Cantagalli, di Johan Ickx, responsabile dell’Archivio Storico della Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato Vaticana e consultore della Congregazione delle cause dei santi. Assegnato all’unanimità un premio speciale al volume Chiesa, liberati dal male!, edizioni Rubbettino, del vaticanista Gian Franco Svidercoschi, e una menzione speciale al libro Vie meravigliose di Dio, edizioni Libreria Editrice Vaticana, di Abraham Kavalakatt, già direttore commerciale della Tipografia Poliglotta Vaticana.

La cerimonia -  Presentata dal vaticanista Francesco Antonio Grana, ha visto presenti numerose personalità, tra cui il professore Raimondo Pasquino, già rettore dell’università di Salerno e presidente del Consiglio comunale di Napoli, il giornalista Giuseppe Blasi, presidente della sezione campana dell’Unione Cattolica della Stampa Italiana, e monsignor Salvatore Ardesini, per ventitré anni segretario particolare del cardinale Michele Giordano. Numerosi i messaggi giunti per questo evento, tra cui quello inviato dall’ex sindaco di Napoli, Rosa Iervolino Russo, che ha voluto ricordare “l’indimenticabile figura del nostro amatissimo presule”, e quello di monsignor Tommaso Caputo, arcivescovo prelato di Pompei, e di coloro che sono stati vescovi ausiliari del cardinale Giordano durante il governo dell’arcidiocesi partenopea: il cardinale Agostino Vallini, attualmente legato pontificio per le Basiliche di San Francesco e di Santa Maria degli Angeli in Assisi, monsignor Vincenzo Pelvi, arcivescovo metropolita di Foggia-Bovino, e monsignor Filippo Iannone, presidente del Pontificio Consiglio per i testi legislativi.

Il volume vincitore– Un giro del mondo inedito, dalle isole Tonga al Cile, fino a raggiungere l’Italia e la Città del Vaticano, luogo da dove il viaggio prende il via. Per la prima volta tutti insieme, i nuovi porporati di Francesco si raccontano e svelano anche particolari curiosi delle loro vite. I cardinali elettori scelti da Bergoglio, raccontano soprattutto il contesto in cui svolgono il loro servizio, con le sfide presenti e future che la Chiesa dovrà affrontare, svelando anche i motivi, finora nascosti, di tante scelte inconsuete di Jorge Mario Bergoglio.

Il volume raccontato dall’autore – «È un viaggio – ha detto l’autore Fabio Marchese Ragona - che parte dal cuore della cristianità, la Città del Vaticano: tutti i cardinali di Papa Francesco che si raccontano e raccontano le sfide che devono affrontare nei loro paese. Ne ho intervistati 35 e da ognuno di loro emerge il ritrovo di una Chiesa nuova, che non è più Chiesa romana centrica, ma diffusa in tutte le parti del mondo, come la Chiesa universale di Papa Francesco. Sono tutti preti di strada, uomini semplice che hanno quel tratto distintivo molto simile a quello del Pontefice. Persone impegnate, a contatto con gli ultimi, che tutti i giorni hanno a che fare con la miseria; e sono queste le figure su cui punta Papa Francesco; quelli che possono dare una mano, che possono aiutare proprio coloro che sono gli ultimi, perché per il Pontefice gli ultimi sono i primi».