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Vermeer, star della pittura, a Capodimonte da novembre a febbraio

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Vermeer, la star della pittura, ospite nella Reggia sulla collina di Capodimonte: dal 21 novembre 2016 al 9 febbraio 2017 al Museo di Capodimonte di Napoli La donna con il liuto, uno straordinario capolavoro dell’artista olandese databile al 1664, solitamente conservato al Metropolitan Museum di New York e per la prima volta esposto in Italia. Silenzio, luce, con al centro la musica: tutto questo in un’opera che solo a trovarsi di fronte,  toglie il fiato. Mostra sarà visitabile con l’ausilio di una App della società Arm23 in Realtà Aumentata. Incontro con la stampa il 17 novembre, in cui sono intervenuti il direttore Bellenger, il curatore della sezione fiamminga del Metropolitan Museum di New York Adam Eaker, la direttrice del Conservatorio musicale di Napoli Elsa Evangelista e l’esperto di strumenti antichi Luigi Sisto, oltre il manager della Arm23, Riccardo Napolitano che ha curato la App dedicata alla mostra. In pieno stile Bellenger, presenti in sala un gruppo di musicisti del Conservatorio di San Pietro a Majella ad accompagnare la presentazione.

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La mostra – Allestita in tre sale al primo piano della Pinacoteca, in un  contesto discreto, con luci soffuse, il rosso delle pareti e le tende a ricreare l’atmosfera della società fiamminga del XVII secolo all’interno della quale operava il pittore. Ad affiancare il capolavoro del maestro di Delft un liuto, identificato con uno strumento a 11 corde, molto vicino a quello realizzato da Jean Des Moulins, datato 1644 e conservato al Musée Instrumental di Parigi, ed una carta geografica, simili a quelli raffigurati con tanta precisione nel dipinto, edita postuma da Willem Blaeu e inserita nel suo Theatrum Orbis Terrarum, sive, Atlas Novus (1644), conservata dalla Società Napoletana di Storia Patria e restaurata per l’occasione. Visibili inoltre altre quattro opere con donne suonatrici, provenienti dalla immensa e prestigiosissima collezione museale partenopea, oltre all’ Autoritratto alla spinetta di Sofonisba Anguissola, tre meravigliose Santa Cecilia, nelle straordinarie versioni di Bernardo Cavallino, Carlo Sellitto e Francesco Guarino, a testimoniare come nel XVII secolo la scelta di soggetti di musiciste potesse avere valenze assai differenti.

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Il dipinto – Una giovane donna seduta dinanzi ad una finestra accorda un liuto. Con l’orecchio attento al suono delle corde intona lo strumento guardando, attraverso la finestra, la strada. Con una luce che penetra nella stanza dalle lastre di vetro piombato, ad esaltare il bagliore delle perle all’orecchio e al collo della donna, così come le borchie in ottone lucido della sedia accanto a lei. Presenti alcuni spartiti musicali sparsi sul tavolo al quale è seduta, un altro caduto sul pavimento di marmo. Sulla parete di fondo una carta geografica dell’Europa colorata a mano e appesa al muro bianco, altrimenti spoglio. Qualcuno ha spinto la sedia, con pesanti finiture scolpite, lontano dal tavolo.

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Vermeer – Le testimonianze sulla vita di Johannes Vermeer sono scarse e frammentarie: trascorre la sua vita a Delft, dove viene battezzato nel 1632 con rito protestante. E’ in contatto con la pittura sin dalla tenera età. Le ipotesi più accreditate lo indicano come allievo di Leonaert Bramer, ma è anche riconosciuta l’influenza nelle sue opere di Carel Fabritius, del quale è considerato l’erede. Convertitosi al cattolicesimo, sposa nel 1653 Catharina Bolnes, con la quale avrà quindici figli. L’intera sua vita in difficoltà economiche, dovute anche alla lentezza nell’esecuzione delle sue tele, dipingendo, in tutta la sua carriera, non più di cinquanta quadri. Morì nel 1675.

La App  - Dopo  il lancio dell’ottobre scorso, in prima assoluta mondiale della Pftim di Napoli di una app in Realtà Aumentata, anche il Museo di Capodimonte unisce l’arte alla tecnologia. E’ una app disponibile per IOS e Android, pensata per il potenziamento della visita alle opere in esposizione. Scaricando sul proprio smarphone Vermeer a Capodimonte, ogni utente potrà vivere un’esperienza unica e indimenticabile che lo farà entrare in perfetta sintonia con  le opere della collezione. Grazie alla funzione Scansiona  e ad un software per L’Image Recognition, i visitatori potranno ricevere informazioni dettagliate sui dipinti della mostra puntando semplicemente lo smartphone verso le opere di loro interesse.