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70 anni dalla pubblicazione di 1984, romanzo fuori dal tempo

Copertina

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1984

George Orwell

Mondadori

pp. 341

euro 14,00

Il romanzo di George Orwell 1984 conserva ancora la modernità del suo messaggio, pur a settant’anni dalla sua pubblicazione. Esso denuncia i totalitarismi del passato, ma nello stesso tempo smaschera quelli nuovi del presente e mette in guardia su quelli possibili del futuro.

TRAMA- Il testo, infatti, racconta della società denominata Oceania, controllata da un Partito che basa il suo potere sui principi del Socing, un socialismo estremo, e governata da un misterioso dittatore, il Grande Fratello. L’obiettivo principale è tenere sotto controllo la vita dei cittadini affinché non commettano reati “scomodi” per il regime. Al contrario, il protagonista del libro, Winston Smith, andando contro le dure regole imposte, si innamora di Julia e inizia con lei una relazione amorosa, contravvenendo ad una delle regole più dure del regime che limitava le relazioni sessuali al puro scopo riproduttivo. I due, inoltre, decidono di collaborare con un’organizzazione clandestina di ribelli. Scoperti dalla Psicopolizia, sono sottoposti ad un vero e proprio lavaggio del cervello con l’obiettivo di plasmare il loro pensiero e indirizzarlo all’amore e alla sottomissione del Grande Fratello.

DISTOPIA- Orwell prefigura un futuro apocalittico, in cui è possibile ravvisare, per tanti aspetti, la società a noi contemporanea. Si pensi alla massificazione, allo strapotere dei mezzi di comunicazione, di disconoscimento e della delegittimazione della memoria storica, alla corruzione del linguaggio, all’annullamento dell’identità individuale, al prevalere della tecnologia che aliena l’individuo.

TEMATICA ANCORA ATTUALE- È vero che sono gli elementi significativi della società di Oceania descritta da Orwell subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, ma non c’è dubbio che essi siano incredibilmente ancora oggi attuali. Del resto Orwell, lo snob rivoluzionario, così come amava definirsi utilizzando un evidente ossimoro, pur prospettando le caratteristiche di un regime totalitario, che non si configura necessariamente in un’ideologia specifica che sia di destra o di sinistra, appare, soprattutto in 1984, incredibilmente profetico. Per questo, il suo romanzo può essere definito un romanzo fuori dal tempo e non servo di ideologie o logiche di partito che ne sminuirebbero il vero significato.

Il messaggio profetico di Orwell tocca le corde del nostro cuore e del nostro interesse perché appare evidente che in esso si prospettano le ambiguità dei tempi che viviamo, in cui, pur se le libertà individuali sono apparentemente garantite a livello istituzionale, effettivamente nella società liberale di oggi, in una maniera più subdola e pericolosa, l’individuo è schiacciato da un sistema economico e sociale basato dalla mercificazione di ogni cosa e dall’idolatria del denaro.

Oggi più che mai il pericolo del continuo controllo da parte del Grande Fratello è dietro l’angolo; il pensiero facilmente viene omologato e svilito del suo potere divergente.

NEOGLINGUA- Particolarmente significativa a tal proposito sono le pagine dedicate alla creazione da parte del partito della neolingua, la cui funzione è quella di semplificare al massimo le possibilità del pensiero. Se tra pensiero e linguaggio esiste una continua interconnessione, un linguaggio deprivato e povero, non stimola l’articolazione del pensiero.

Se si considera l’impoverimento della lingua conseguenziale all’uso dei social network da parte soprattutto dei giovani, si deducono quali potrebbero essere gli effetti del processo messo in atto. La lettura di Orwell, in tal senso, potrebbe essere utilizzata per sensibilizzare i giovani, che sono quelli più a rischio, ad utilizzare le tecnologie e le strumentazioni da esse generate in maniera cosciente e autonoma. Ecco perché questi settant’anni che ci distanziano dalla pubblicazione di 1984 sembrano avere la durata di un batter di ciglia.