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A Napoli il Primo Festival del Cinema dei Diritti Umani

Fortemente voluto dall’Associazione Culturale Cinema e Diritti”, dall’11 al 15 Novembre, Napoli ospiterà il “Primo Festival del Cinema dei Diritti Umani”, che, frutto di un lavoro coordinato con la Provincia di Napoli e la Regione Campania, vede la luce, soprattutto, grazie al sostegno di alcune associazioni satellite operanti nell’area metropolitana partenopea. Grazie a tale percorso condiviso, il festival rappresenta, così, un momento di conoscenza e comunicazione che “Cinema e Diritti” intende offrire a tutta la cittadinanza, al fine di esaltare, forse per la prima volta, il lavoro di chi agisce in realtà difficili per migliorare la vita di immigrati, minori a rischio, poveri e dei tantissimi, in genere, che, pur vivendo a due passi dal comune benessere, sembrano essere invisibili e salgono alla ribalta solo quando i loro problemi generano eclatanti esplosioni di insofferenza. Obiettivo della rassegna è, pertanto, rompere questo silenzio, in cui  vivono ed operano anche gli operatori sociali e i volontari dell’associazionismo, dedicando proprio a queste figure discrete un’intera manifestazione cinematografica. Si cercherà di raggiungere tale fine anche con l’aiuto e la testimonianza di un grande regista argentino, Fernando Solanas, che, presente a Napoli nei giorni 13 e 14 novembre, terrà vivo il ricordo delle grandi lotte popolari del suo Paese e l’odierno cammino verso la ripresa della democrazia, proiettando nella serata del 13 novembre, in anteprima nazionale, il suo ultimo lavoro, “La prossima stazione”, dedicato agli effetti della privatizzazione dei servizi di trasporto pubblico. Il festival sarà, poi, anche una buona occasione per visionare documentari nati nei quartieri e incoraggiare giovani autori a produrne altri da far conoscere nei circuiti del cinema dei diritti umani. Infine, il racconto delle periferie napoletane non trascurerà i problemi delle periferie di altre città del mondo, avendo la manifestazione anche un punto di riferimento internazionale nell’ “Instituto Multimedia DerHumALC”, associazione argentina, che, decennale organizzatrice del “Festival del Cinema dei Diritti umani di Buenos Aires e di Santiago del Estero”, metterà a disposizione dell’evento la sua mediateca internazionale e l’esperienza del suo direttore, il giornalista Julio Santucho. La speranza è, ovviamente, che, nei prossimi anni, altre associazioni ed altri quartieri aderiscano a questa manifestazione rendendola un momento di comunicazione sempre più stimolante, che non limiti la sua presenza ad un evento spettacolare, ma lavori tutto l’anno per azioni comuni e accessibili a tutta la cittadinanza. Il contributo più originale della rassegna consiste, infatti, proprio nella formula itinerante del festival, che, prevedendo in ognuno dei quartieri partecipanti giornate di riflessione tematica, tenderà ad approfondire, attraverso la presentazione di audiovisivi e testimonianze, la sensibilità di tutti su uno specifico diritto, liberamente scelto dall’associazione di quartiere. Territori quali Pianura, Scampia, Ponticelli, Sanità,Ercolano, che quest’anno hanno aderito al festival, potranno, così, grazie a quast’ultimo, tornare finalmente al centro dell’attenzione globale, non più soltanto per avvenimenti di cronaca nera, ma per quanto riguarda quello speciale connubio di spettacolo e sociale che rende questa manifestazione unica nel suo genere.

 

 

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